Alpinista perde la vita in Grignetta. Molti feriti in montagna
Altra climber colombiana ferita per aver sbattuto la testa, in parete senza casco. Numerosi interventi sulle Dolomiti in questa domenica di luglio
Intervento oggi per i tecnici della XIX Delegazione Lariana del soccorso alpino. La chiamata è giunta intorno alle 9:00. Sono intervenuti a supporto dell’eliambulanza per il recupero di un alpinista di 55 anni, S.P. le iniziali, di Monte Marenzo (LC). Era con un gruppo di persone in Grignetta, nei pressi dell’Attacco del Fungo. Si stava preparando per l’arrampicata ma ha inciampato ed è caduto, precipitando in un dirupo per un centinaio di metri, ed è morto. Sul posto l’eliambulanza del 112, intervenuta da Como. Il tecnico di elisoccorso CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), sempre a bordo del mezzo con l’équipe medica, ha verricellato l’alpinista per il trasporto in ospedale.
Cade sulla “Dalai Lama” sul Picco Cengalo Era primo di cordata, poi a un certo punto è scivolato ma indossava il casco, che lo ha protetto durante la caduta: è finito in ospedale per trauma cranico e contusioni multiple un ragazzo di 29 anni di Buglio in Monte (SO), caduto oggi, domenica 12 luglio 2015, verso mezzogiorno, mentre arrampicava con un amico lungo la via “Dalai Lama”, sul Picco Cengalo. Sul posto l’eliambulanza, con il TE (tecnico di elisoccorso) del CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) per il recupero con il verricello, oltre a quattro tecnici delle squadre territoriali della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna per il trasporto fino alla piazzola. Recuperato illeso anche il compagno alpinista, un ragazzo di Piateda (SO), lasciato al rifugio Gianetti. L’intervento è terminato poco dopo. In montagna il rischio zero non esiste ma alcuni comportamenti contribuiscono a limitarlo, come avere sempre un equipaggiamento adatto, per calzature, protezioni, abbigliamento.
Incidente per un mountain biker sul monte Venda Poco prima delle 14 il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Padova, per un ciclista di Cittadella (PD) che, caduto con la propria mountain bike lungo il Sentiero Lorenzoni sul Monte Venda, si era procurato una sospetta lussazione di un gomito. Raggiunto l’infortunato, i soccorritori assieme ai vigili del fuoco lo hanno portato fino all’ambulanza, diretta all’ospedale di Abano, per poi accompagnare l’amico con cui si trovava all’automobile.
Scarica di sassi su un 17enne sulla Tofana di Rozes Attorno alle 14 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sul Terzo spigolo della Tofana di Rozes, poiché, all’altezza dell’ottavo tiro, un diciassettenne di Spresiano (TV), era stato colpito da una scarica di sassi. L’infortunato, con contusioni al ginocchio, e i due compagni di cordata illesi sono stati recuperati in tre rotazioni con un verricello di 10 metri. Il giovane rocciatore è stato accompagnato all’ospedale di Cortina. Successivamente l’eliambulanza è stata inviata dal 118 sul Cason di Formin. Lì, verso la fine della via Menardi-Alverà a circa 2.200 metri di quota, uno scalatore sloveno, A.J., 46 anni, rottosi un appiglio, era volato. L’alpinista e il compagno sono stati raggiunti dal tecnico del Soccorso alpino dell’equipaggio calato con un verricello di 20 metri. L’uomo è stato condotto al Codivilla per un probabile trauma alla schiena. L’elicottero è infine decollato in direzione del Rifugio Vandelli, dove un’escursionista di Paese (TV), L.P., 53 anni, che stava scendendo verso Passo Tre Croci, era scivolata sul sentiero, 300 metri circa sopra la scaletta. Sbarcato nelle vicinanze, il tecnico del Soccorso alpino ha prestato le prime cure alla donna, aiutato da un operatore del 118 che si trovava per caso sul luogo. Recuperata con un verricello di 10 metri, l’infortunata è stata trasportata all’ospedale di Cortina. Allertato nei tre casi anche il Soccorso alpino di Cortina per un eventuale supporto nelle operazioni. La Stazione del Soccorso alpino di Livinallongo infine è stata attivata dal 118 per un turista straniero, caduto con la mountain bike mentre scendeva con un gruppo di persone da Porta Vescovo, Arabba. I soccorritori hanno caricato in barella l’uomo assieme al personale dell’ambulanza, che poi lo ha accompagnato, con un probabile trauma alla gamba, all’ospedale di Cavalese.
Colombiana batte la testa senza casco mentre arrampicava Intervento dell’elicottero da Bergamo e dei tecnici della Stazione di Valmasino del CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) per una ragazza di 23 anni, di nazionalità colombiana, studentessa a Milano, che stava arrampicando con un gruppo di amici nella zona del Sasso Remenno. E’ scivolata per pochi metri ma non indossava il casco di protezione: ha battuto la testa e ha riportato alcune ferite, con trauma cranico. L’eliambulanza, partita da Bergamo perché nella zona di Sondrio il mezzo era già impegnato in altre operazioni, l’ha trasportata all’ospedale Giovanni XXIII del capoluogo orobico.