Clima: la montagna è a rischio. Scatta interpellanza al Governo
I cambiamenti climatici in montagna stanno creando grosse preoccupazioni in quanto causano la perdita di biodiversità e la diminuzione dei mezzi di sussistenza delle popolazioni di montagna e la sicurezza delle comunità locali e dei visitatori. Inoltre il rapido scioglimento dei ghiacciai minaccia fonti d’acqua vitali. L’obiettivo è impegnare il Governo sui cambiamenti climatici in vista della 21^ Conferenza delle parti della Convenzione-quadro delle Nazioni Unite che si terrà a Parigi dal prossimo 30 novembre
Una maggiore attenzione alla particolarità degli ecosistemi delle Terre alte, in considerazione del fatto che il cambiamento climatico in molte zone di montagna sta avanzando più velocemente che in altre aree del mondo.
E’ questo il tema dell’Interpellanza urgente al Ministro dell’Ambiente e al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che 34 parlamentari di diversi schieramenti politici, appartenenti all’Intergruppo parlamentare per lo Sviluppo della Montagna, hanno presentato martedì 13 ottobre 2015 in Commissione Ambiente. Tra essi Berlinghieri, Borghi, Nicoletti, Braga e De Menech.
L’interpellanza dei Parlamentari, che hanno operato su sollecitazione del CAI e dell’Alleanza per la Montagna, ricalca il documento che ha dato il via all’Alleanza e la dichiarazione UIAA.
I cambiamenti climatici in montagna stanno creando grosse preoccupazioni in quanto causano la perdita di biodiversità e la diminuzione dei mezzi di sussistenza delle popolazioni di montagna e la sicurezza delle comunità locali e dei visitatori. Inoltre il rapido scioglimento dei ghiacciai minaccia fonti d’acqua vitali.
L’obiettivo è impegnare il Governo sui cambiamenti climatici in vista della ventunesima conferenza delle parti (COP21) della Convenzione-quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change – UNFCCC), che si terrà a Parigi dal prossimo 30 novembre all’11 dicembre 2015.
Ci si attende che COP21 si concluda con un accordo globale vincolante per tutti gli Stati (Usa e Stati emergenti compresi), volto a contenere il riscaldamento del pianeta entro i 2 gradi centigradi.
Oltre ai cinque parlamentari sopracitati hanno firmato l’Interpellanza: Albini, Amato, Arlotti, Beni, Bergonzi, Stella Bianchi, Bonomo, Carnevali, Cassano, Chaouki, Cominelli, Dallai, Gianni Farina, Fedi, Gadda, Giulietti, Gnecchi, Gribaudo, Iacono, Magorno, Manfredi, Oliverio, Porta, Raciti, Romano, Sbrollini, Taricco, Zampa.