Corona e Cazzanelli arrivano a Katmandu per dare una mano con l’elicotterista Rosati
I due partiti dall’Italia lo stesso giorno del terremoto sono stati fermi sinora a Mascate in Oman. Vogliono far parte dei soccorsi e andare in montagna
A Kathmandu dovevano arrivare anche Giampaolo Corona, guida alpina trentina e François Cazzanelli, guida alpina valdostana del Centro Sportivo Esercito, partiti proprio pichi giorni fa dall’Italia alla volta del Kimshung, una montagna di 6700 metri mai salita prima. Ma i due a Kathmandu quel giorno non ci sono arrivati. Corona via Facebook subito dopo il terremoto tranquillizzava tutti: “Stiamo bene. Fermi all’aeroporto di Mascate in Oman in attesa di ulteriori informazioni”.
I due, ora, sono arrivati nella capitale nepalese. “Siamo a Kathmandu, la città che ricordiamo non è più la stessa. I segni visibili del terremoto, le case e strade distrutte, tutti i negozi chiusi a parte le farmacie, militari a vigilare sulle strutture pericolanti, la gente per strada terrorizzata e angosciata non si fida più rientrare a casa e dorme in tende di fortuna. I loro sguardi ci mettono tristezza e angoscia. Noi ci siamo messi a disposizione del pilota italiano Piergiorgio Rosati, arrivato stamattina come noi, per interventi di ricerca in montagna. Domani dovremmo riuscire a raggiungere il nostro equipaggiamento tecnico inviato via cargo tempo fa”.