Dobbiaco-Cortina: Mattia Pellegrin fulmina al fotofinish Giorgio Di Centa
Conclusione al fotofinish per la Dobbiaco Cortina in tecnica classica, andata in scena ieri dalla Nordic Arena di Dobbiaco al Fiames Sport Nordic Center di Cortina. 30 chilometri resi particolarmente duri da forti raffiche di vento. Al via in 900, provenienti da 22 nazioni: Australia, Austria, Belgio, Canada, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Gran Bretagna, Islanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Slovenia, Svezia, Svizzera e Stati Uniti. Particolarmente numerosi i norvegesi, che si sono confermati nazione leader della Dobbiaco Cortina, con 326 atleti. Più numerosi dei “vichinghi” solamente gli italiani, con 363 concorrenti.
Fin da subito a dettare il ritmo le Fiamme Oro, in particolare con Luca Orlandi, Mattia Pellegrin e il leader della Coppa Italia Sportful Sergio Rigoni. A dare loro man forte in particolare Giorgio Di Centa (Carabinieri), Stefano Gardener (Forestale) e Giovanni Gullo (Fiamme Gialle). Anche dopo lo scollinamento da Cimabanche, “tetto” della corsa con i suoi 1500 metri di altitudine, le cose cambiano poco con una decina di atleti a guidare. Negli ultimi chilometri è un terzetto ad avvantaggiarsi: Pellegrin, Di Centa e Gardener. Quest’ultimo perde contatto nelle ultime centinaia di metri e sul rettilineo finale, controvento, si giocano la vittoria il due volte oro olimpico a Torino 2006, quarantadue anni, e l’emergente trentino, venticinque anni. Sulla linea d’arrivo è Pellegrin a passare per primo.
«Abbiamo cercato di fare dura la gara fin dall’inizio – commenta il vincitore -. E’ stata dura anche perché il forte vento sporcava i binari. Ma alla fine è andata bene. Ho vinto di un nulla su un mostro sacro come Di Centa e, anche se la forma non è ancora al top, ora spero di conquistarmi un posto per la 50 km dei Mondiali di Falun».
«Gara dura e avversari davvero tosti – aggiunge Giorgio Di Centa -. Ma i complimenti voglio farli all’organizzazione. Davvero tutto perfetto, nonostante le condizioni meteo non facilissime».
La gara in rosa è vissuta sul duello tra due atlete bellunesi: la comeliana Francesca Di Sopra (Fiamme Gialle) e la zoldana Sara Pellegrini (Fiamme Oro). Ha avuto la meglio Di Sopra che è stata sempre in testa, anche se con margine non ampio, e che alla fine si è imposta con 22” di vantaggio. A completare il podio Alice Canclini (Esercito).
La classifica della combinata tra la gara in skating di sabato 7 febbraio e la gara in tecnica classica di domenica 8 è stata vinta dal forestale Mirco Bertolina sul collega firulano Michael Galassi e sul norvegese Vegard Kjolhamar e dalla tedesca Aurelia Korthauer sulla svizzera Tanja Beumler e sulla svedese Emma Bivstedt.
La combinata tra la Dobbiaco Cortina classic e la Comelgo Loppet, altra granfondo dolomitica, svoltasi domenica 1 febbraio a Padola di Comelico Superiore (Belluno), è stata vinta da Florian Kostner e da Alessandra Da Ros.
«Anche se il vento ha infastidito i concorrenti, è stata una grande giornata – commentano soddisfatti Marco Ghedina ed Herbert Santer, presidente e vicepresidente del comitato organizzatore –. Un grazie a tutti volontari che l’hanno resa possibile e ai concorrenti che l’hanno vivacizzata. Molti sono stati, anche quest’anno, gli stranieri. Anzi, sono un numero crescente, segno che il sistema di accoglienza proposto tra Ampezzo e Pusteria, le nostre piste e i nostri paesaggi sono apprezzati. E da domani al lavoro per la 39. edizione, in calendario il 13 e 14 febbraio 2016».
Per tutti i dettagli e le classifiche: www.dobbiacocortina.org e http://www.tds-live.com