Due ragazze si perdono per il buio sulle montagne della Valtellina
Le due sorelle di 21 e 28 anni hanno allerto il Soccorso Alpino. Ritrovate disorientate ma illese. I consigli del Cnsas per escursioni nel periodo invernale quando le giornate sono più brevi
Disorientate ma illese, due sorelle di 21 e 28 anni, residenti nel Morbegnese, sono state soccorse stasera dai tecnici della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna del Soccorso alpino. Le due giovani hanno dato l’allarme dopo il tramonto perché, a causa dell’oscurità, avevano perso la traccia del sentiero lungo la via del ritorno ed erano rimaste bloccate in un luogo impervio. Invece di rischiare di ritrovarsi in una situazione peggiore, si sono fermate e hanno chiesto aiuto.
Dopo l’allertamento da parte della Centrale operativa, sono giunti sul posto 16 tecnici della Stazione di Morbegno, competente per territorio, il SAGF (Soccorso alpino Guardia di Finanza) e i Vigili del fuoco. Poco dopo le due ragazze sono state ritrovate in località Sostila, a circa 1100 metri di quota. A piedi, insieme con i soccorritori sono risalite per circa 400 metri in una zona più sicura e infine sono state riaccompagnate dove avevano parcheggiato l’auto. In questi giorni il SASL (Soccorso alpino e speleologico Lombardia) ha effettuato altri interventi simili: le giornate sono più corte e le ore di luce a disposizione degli escursionisti diminuiscono.
Per evitare questi inconvenienti, è opportuno programmare bene l’itinerario e i tempi di rientro, tenendo in considerazione che il buio sopraggiunge in pochi minuti, dopo il tramonto; inoltre, nei boschi la visibilità risulta ancora più ridotta per la presenza degli alberi e della vegetazione. Un altro comportamento da seguire è quello di portare sempre nello zaino torce elettriche o lampade frontali, che possono aiutare anche per le segnalazioni luminose. Se ci si trova in difficoltà, è meglio chiedere aiuto prima possibile, perché gli interventi svolti al buio richiedono più tempo e possono presentare rischi maggiori.