Ecoreati: passa la legge al Senato, il commento del Cai
La legge, approvata al Senato, introduce 5 nuovi delitti contro l’ambiente, tra cui il disastro e l’inquinamento ambientale. Il commento di Filippo Di Donato, Presidente della Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano del CAI
Ecoreati: la legge, approvata al Senato, introduce 5 nuovi delitti contro l’ambiente, tra cui il disastro e l’inquinamento ambientale. Il commento di Filippo Di Donato, Presidente della Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano del CAI
L’inquinamento e il disastro ambientale sono diventati reati. I danni all’ambiente non si risolveranno più con delle contravvenzioni, ma sono considerati delitti. Lo sono diventati anche l’impedimento dei controlli, l’omessa bonifica e il traffico di materiale radioattivo. Il 19 maggio 2015 resterà una data storica con questo ddl che aggiorna il codice penale, introduce i cinque nuovi reati e il carcere per i crimini ambientali. Le pene possono arrivare a 15 anni di reclusione e i tempi di prescrizione raddoppiano.
Si innalza inoltre il livello di attenzione e di salvaguardia e c’è da sperare che non si ripetano più con lo stesso esito processi per disastri come quelli causati da amianto o l’inquinamento in Abruzzo a importanti falde idriche provocato dalla discarica di Bussi e quello della Terra dei fuochi.
Il Senato ha approvato il testo sugli ecoreati con norme che inoltre prevedono aggravanti per mafia e danni in area protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, o nel caso in cui vengano danneggiate specie animali o vegetali tutelate.
L’Italia, il “bel paese” ha territori e popolazioni che meritano tutela e qualità della vita. La montagna, importante per acqua, aria e suolo, per i servizi ecosistemici che offre sarà oggetto di una valutazione a vantaggio dell’ambiente e della salute dei cittadini.
L’attenzione all’inquinamento, insieme a biodiversità e sostenibilità è tra i cavalli di battaglia del Club AIpino Italiano-Tutela Ambiente Montano (CAI-TAM). L’inquinamento è infatti una alterazione dell’ambiente, naturale o antropico, strisciante e crescente, con disastri ambientali troppo spesso impuniti.
Conscia di vulnerabilità e resilienza, l’Unione europea dal 2008 ha indicato il sentiero della prevenzione, del controllo e della tutela con Francia, Austria, Germania e Spagna avviate su questo sentiero. Adesso c’è anche l’Italia e possiamo guardare al futuro con maggiore serenità e più tutela.
Inquinamento ambientale
Da 2 a 6 anni di carcere con un multa da 10mila a 100mila euro per chiunque abusivamente provoca ‘una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili: delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo; di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna. Sono previste aggravanti in caso di lesioni o morte a una o più persone: da 2 anni e 6 mesi fino a 7 anni per lesioni che comportino più di 20 giorni di malattia; da 3 a 8 anni per lesioni gravi; da 4 a 9 per lesioni gravissime; da 5 a 10 in caso di morte.
Disastro ambientale
Chiunque abusivamente provoca un disastro ambientale è punito con la reclusione da 5 a 15 anni. Costituiscono disastro ambientale ‘alternativamente: l’alterazione irreversibile dell’equilibrio di un ecosistema; l’alterazione dell’equilibrio di un ecosistema la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e conseguibile solo con provvedimenti eccezionali; l’offesa alla pubblica incolumità in ragione della rilevanza del fatto per l’estensione della compromissione o dei suoi effetti lesivi ovvero per il numero delle persone offese o esposte a pericolo.
Filippo Di Donato
Presidente CC TAM del CAI www.cai-tam.it