La Grotta dei Piccioni, santuario neolitico della Majella
La Majella non solo il massiccio degli eremi. Su tale gruppo montuoso dell’Abruzzo, infatti, vi sono tantissime grotte. Molte visitabili. Vediamo. Santuario degli agricoltori neolitici, la grotta dei Piccioni attira da sempre l’interesse di curiosi e ricercatori, grazie anche agli abbondanti ritrovamenti di ceramiche antiche. Nel 1870, il Bianchini, sindaco di Bolognano, inaugurò la stagione di scavi con alcuni saggi, ma solo nel 1958 il Prof. A. M. Radmilli vi eseguì scavi sistematici che portarono in luce una frequentazione della grotta a partire dalle prime fasi del Neolitico a quelle finali dell’età del bronzo. Nella Grotta sono stati rinvenuti asce, falcetti e lamette di selce, macine, pestelli, ossidiana, conchiglie ornamentali e soprattutto abbondanti reperti ceramici.
Dove si trova: a circa 20 minuti a piedi dall’abitato di Bolognano, su uno sperone roccioso a strapiombo sul fiume Orta.
Curiosità: Sulla parete di fondo della grotta sono stati ritrovati undici circoli rituali in pietra, due dei quali contenenti gli scheletri di due bambini attorniati di piccoli manufatti di pietra e osso.
Informazioni e visita: Centro Informazioni del Parco di Bolognano. La visita alla grotta viene effettuata esclusivamente con guida rivolgendosi al Centro Informazioni di Bolognano.