L’orso M6 forse è stato avvelenato, attesa per l’autopsia
Nello stomaco del plantigrado è stato trovato un pezzo di spago, probabilmente utilizzato nel confezionamento di bocconi avvelenati. Escluse ferite da arma da fuoco. Prelevati stomaco e fegato per gli esami tossicologici
Si conosceranno nei prossimi giorni, probabilmente verso metà aprile, i risultati degli esami tossicologici effettuati sul corpo dell’orso bruno adulto M6, rinvenuto sabato in Val di Non dal Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento. Ieri è stato compiuto un primo esame che ha escluso ferite provocate da colpi di arma da fuoco. Sono dunque stati prelevati gli organi interni (stomaco e fegato) dell’animale sui quali verranno svolte le analisi tossicologiche. Tuttavia, la presenza di un pezzo di spago, ritrovato nello stomaco del plantigrado e utilizzato nella confezione di alcuni bocconi avvelenati rinvenuti in zona dai forestali, potrebbe far pensare ad un avvelenamento dell’orso. “Se questo fosse confermato – ha detto l’assessore alle foreste Michele Dallapiccola – sarebbe un’azione gravissima, per la quale esprimiamo la ferma condanna della Provincia che ha già disposto l’intensificazione di controlli mirati sul territorio provinciale”.
Il corpo senza vita dell’orso M6, munito di radiocollare, era stato trovato sabato mattina in Val di Non, dagli uomini della forestale. L’assenza di un regolare segnale proveniente dal radiocollare aveva fatto scattare l’allarme. Localizzato il punto di partenza degli ultimi impulsi, gli agenti sono giunti sul posto ed hanno trovato l’orso senza vita. Da quel momento sono state immediatamente attivate le verifiche di prassi per accertare le cause del decesso ed è stata inoltrata una segnalazione alla Procura della Repubblica che sta seguendo il caso e con cui il Servizio provinciale Foreste e Fauna è in continuo contatto, anche per seguire gli esiti dell’autopsia e degli esami tossicologici.