Pizzoccheri e polenta tolti dalle mense nelle scuole di Sondrio, scoppia il caso

Alcuni genitori avevano chiesto di eliminarli dal menu in quanto piatti non adatti alle mense di scuole moderne, ma altri papà e mamme si sono ribellati contro la decisione delle istituzioni scolastiche. Al via raccolta di firme e interrogazioni comunali

pizzoccheri scuole sondrio

 

Pizzoccheri e polenta nel menu degli studenti delle scuole di Sondrio? I piatti tipici della Valtellina sono al centro di un acceso dibattito tra genitori e istituzioni scolastiche della cittadina valtellinese tanto che sono pronte, come scrive Valtellina News, raccolte di firme e interrogazioni comunali. “I pizzoccheri come la polenta erano stati tolti dal menu tempo fa, spiega il consigliere comunale di minoranza Andrea Massera (centrodestra), su richiesta di genitori, secondo i quali si tratta di piatti poveri e da contadini, non adatti alle mense di scuole moderne. Quando hanno scoperto le motivazioni altri genitori si sono ribellati chiedendo che i piatti vengano inseriti di nuovo nella lista.

 

Questi cibi della nostra tradizione, adattati in versione leggera alle esigenze di una mensa scolastica riscuotono da sempre un elevato gradimento da parte dei fruitori – spiega Andrea Massera – . Tuttavia, Comune e Asl, che annualmente definiscono il menu unico, hanno deciso di eliminarli benchè peraltro questi piatti siano tra i più richiesti pure dai turisti, che non sono contadini, nei ristoranti della Valtellina».

Anche il Movimento 5 Stelle di Sondrio ha preso posizione, tramite il suo portavoce Matteo Barbieri fa sapere: «Condividiamo pienamente il significato e il ruolo dei prodotti tipici all’interno del sistema scolastico. In data 21 ottobre 2014 il Movimento 5 Stelle Sondrio presentava interrogazione sulla gestione delle mense scolastiche, puntualizzando sull’utilizzo di prodotti locali a filiera corta, ricevendo dall’assessore risposta chiara e precisa che nei menù venivano utilizzati prodotti locali. Forse i Pizzoccheri e la polenta non solo prodotti tipici? Attendiamo ulteriore chiarimento».

La vicenda, insomma, è nel clou del dibattito. Come detto, i genitori stanno raccogliendo le firme per far fare dietro-front alle istituzioni scolastiche e la vicenda è entrata anche nel Palazzo comunale.

 

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