Simone Moro: invernale su Manaslu ed East Pinnacle con Tamara Lunger
Finalmente si conosce la destinazione dell’invernale 2015 di Simone Moro. Stamani presso la sede del Corriere della Sera a Milano, durante la presentazione della nuova serie di DVD “Le leggende dell’alpinismo. Storie di uomini e di montagne”, l’alpinista bergamasco ha tenuto tutti col fiato sospeso: partirà per il Manaslu. Tra appena due giorni. Trattasi dell’ottava montagna più alta del mondo con i suoi 8.163 m s.l.m. e si trova nelle catena montuosa dell’Himalaya. Il nome Manaslu deriva dal sanscrito manasa, che si può tradurre come “montagna dello spirito”. Alla conferenza stampa presenti anche Reinhold Messner ed Hervé Barmasse. La loro presenza per testimoniare la fattura dei film che sono stati scelti per la serie dei dvd.
Il Manaslu è già stato salito nel gennaio di 30 anni fa dai polacchi Maciej Berbeka e Ryszard Gajewski. “E’ vero – ammette Moro – e non intendo certo contestare la validità storica e il valore di quella salita. Né delle tante altre dei campioni della scuola polacca. Sono stati loro a “inventare” l’alpinismo invernale sulle grandi vette himalaiane. Io voglio soltanto giocare con le regole nuove. Perché sono cambiate nel frattempo. Negli Anni 80 il Nepal riconosceva come “invernali” le salite effettuate dall’1 dicembre al 20 febbraio. Ora arriva fino al 28 febbraio, ma l’inverno ha un inizio astronomico ed è il 21 dicembre. Oggi vengono riconosciute come “invernali” le spedizioni che sono iniziate dopo quella data. Anche se le autorità nepalesi ancora non hanno adottato lo stesso metodo pure per la fine della stagione. Infatti mi stanno ancora chiedendo di pagare due permessi per una sola spedizione: quello invernale sino a fine mese e quello primaverile dall’1 marzo”.
Moro, comunque, non vuole solo la cima del Manaslu, ma vuole anche il concatenamento della vetta e del Pinnacolo Est. Cioè il pilastro di 7.992 metri situato accanto alla cima affilata del Manaslu. Tale impresa fu compiuta nel 1986 sempre da polacchi, Jerzy Kukuczka e da Artur Hajzer. Cosa significa? Il concatenamento significa lunga permanenza in altissima quota e bivacco intorno agli 8000 metri!
Infine il compagno di cordata. Anzi la compagna. Perché Simone Moro partirà con l’altoatesina Tamara Lunger. Sì, quella Tamara che l’anno scorso è salita senza ossigeno il K2. “Tamara è fortissima fisicamente e ora ha anche l’esperienza necessaria sulle montagne più alte” conclude sicuro Simone. Le date? Moro conta di essere al campo base già il 17 febbraio, vi ci arriverà in elicottero. La salita tra fine febbraio-inizio marzo.