150 anni fa nasceva l’alpinismo sulle Dolomiti. Al via i festeggiamenti
Il 2014 è il 150esimo dall’inizio dell’esplorazione delle Dolomiti. Nel 1864 avvennero eventi cruciali in campo alpinistico, destinati a far nascere in Trentino un movimento del tutto nuovo di perlustrazione delle terre alte, fino ad allora regno incontrastato della fauna selvatica. Conquiste e nuove scoperte che Accademia della Montagna, SAT e TrentoFilmFestival, i tre principali enti trentini che si occupano di montagna, intendono celebrare portando in tour sul territorio provinciale una doppia presentazione: il volume “Ad Est del Romanticismo. 1876-1901, alpinisti vittoriani sulle Dolomiti”, e la mostra “1864-2014, CENTOCINQUANTA”. Il primo appuntamento è per mercoledì 4 giugno alle ore 17.30 a Palazzo Trentini a Trento.
Nel 1864 John Ball, primo presidente dell’Alpine Club di Londra, attraversò per la prima volta la Bocca di Brenta. Douglas William Freshfield e i suoi compagni salirono la Cima Presanella, e Julius von Payer l’Adamello. Fu effettuata la prima salita del Grand Zebrù da parte di Francis Fox Tuckett; ed anche la prima ascensione della Marmolada, eseguita da Paul Grohmann, che nella stessa estate scalerà anche il Piz Boè nel gruppo del Sella.
All’epoca gli esploratori erano principalmente inglesi e tedeschi; e la stampa d’oltralpe documenta altre e numerose ascensioni del periodo, facendo per la prima volta conoscere ad un pubblico internazionale le bellezze delle montagne trentine. Erano gli anni gloriosi che segnavano la nascita dei primi club alpini mondiali: l’Alpine Club di Londra nel 1857, l’Alpenverein austriaco nel 1862, il Club Alpino Italiano nel 1863, mentre il 2 settembre 1872 vedeva la costituzione, a Madonna di Campiglio, della Società Alpina del Trentino, oggi Società degli Alpinisti Tridentini: la SAT.
Sono anche gli anni delle origini del turismo montano in Trentino: nascono alcune delle più rinomate località turistiche delle Alpi, come Madonna di Campiglio e San Martino di Castrozza; appaiono uno dopo l’altro, in breve tempo, sentieri, vie ferrate, rifugi e bivacchi. Generati da questa nuova, improvvisa spinta esplorativa, compaiono le guide alpine, il soccorso alpino, la letteratura di settore, e vede la luce un sistema di gestione e promozione dell’alta montagna destinato a raggiungere eccellenze che hanno pochi paragoni al mondo.
E’ dunque la nascita della storia del Trentino alpinistico che Accademia della Montagna, SAT e TrentoFilmFestival, i tre principali enti del Trentino ad occuparsi di montagna, hanno ritenuto fondamentale celebrare.
Il 4 giugno alle 17,30, nella preziosa cornice della sala dell’Aurora di Palazzo Trentini, alla presenza del presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, verrà presentato al pubblico il tour di celebrazione dei 150 anni dalla nascita dell’alpinismo in Trentino. Egidio Bonapace, presidente di Accademia della Montagna, Claudio Bassetti, presidente della SAT, e Luana Bisesti, direttrice del TrentoFilmFestival, racconteranno la genesi dell’opera “Ad Est del Romanticismo. 1876-1901, alpinisti vittoriani sulle Dolomiti”, di Riccardo Decarli e Fabrizio Torchio, edita da Accademia della Montagna, che ha indagato in profondità non solo la storia alpinistica delle Dolomiti, ma anche il contesto socio-culturale e letterario che caratterizzava quegli anni.
Verrà inoltre presentata la mostra “1864-2014, CENTOCINQUANTA”, a cura di Marco Benedetti, Roberto Bombarda, Riccardo Decarli e Fabrizio Torchio, che celebrerà quegli storici anni attraverso una rassegna di fotografie e riproduzioni di opere pittoriche.
Sia la mostra sia il libro verranno poi esposti e presentati al pubblico su tutto il territorio trentino. I primi appuntamenti in agenda: il libro verrà presentato il 14 giugno nell’ambito del TrentinoBookFestival di Caldonazzo, mentre la mostra sarà visitabile dal 15 al 29 giugno presso la casa del Parco di S. Lorenzo in Banale.