Valanga nel Canton Vallese, morti due giovani italiani
Al confine tra Italia e Svizzera (zona Passo del Sempione) hanno perso la vita due giovani piemontesi ed un altro è rimasto ferito
Due giovani ossolani sono morti, travolti da una valanga nel Canton Vallese, in Svizzera. Lo hanno reso noto le autorità svizzere. Un terzo giovane è rimasto ferito. La tragedia è avvenuta nella regione del Mäderhütte, fra il passo del Sempione e il confine italo svizzero. I tre amici ossolani erano partiti per camminare con le pelli.
E’ successo attorno alle 11 nel comprensorio di Rothwald, non molto distante dal passo del Sempione: è quella una delle mete molto frequentate in questo periodo anche dagli appassionati italiani.
I due giovani morti sotto la valanga sono Davide Battro, 21 anni, e Manuel Tarovo, 25 anni: entrambi vivevano a Montescheno, paese di 400 abitanti in valle Antrona, a pochi chilometri da Domodossola. L’amico che si è salvato si chiama Michele Grossi, 24 anni, di Villadossola. Il gruppetto di scialpinisti era partito di casa in mattinata per raggiungere la località turistica svizzera. Proprio ieri le autorità elvetiche avevano innalzato il livello di rischio di slavine, ricordando come nel solo Canton Vallese nello scorso inverno erano state 12 le persone che avevano perso la vita a causa delle valanghe. Il bollettino valanghe odierno indicava un pericolo «marcato» (grado 3 su una scala di 5) per la zona in questione. La polizia vallese ricorda come i rischi siano maggiori nei giorni successivi alle grandi nevicate, specialmente per i fuori pista e per il scialpinismo.
Stesso pericolo sui versanti italiani delle Alpi: pericolo valanghe “forte” (indice 4 su una scala di 5 punti) nella zona ovest della Valle d’Aosta. Lo prevede fino a lunedì il bollettino emesso dalla Regione. Il grado di pericolo è invece pari a “3-marcato” in Valsavarenche, Cogne, alta Valtournenche. Proseguono intanto gli effetti della perturbazione sul territorio: le temperature non molto rigide portano il limite neve oltre i mille metri, pioggia a quote più basse.
I corpi senza vita dei due giovani, estratti dalla neve dal Soccorso alpino svizzero, sono stati portati all’obitorio di Briga (Svizzera)