Nanga Parbat, gli aggiornamenti dalle spedizioni
I più avanzati sono Revol-Mackiewicz a campo 3. Txikon & C. attrezzano la base della Kinshofer, incidente a Bielecki: precipita per 80 metri in parete. Video di Justice for all. Moro-Lunger a c2
Come già detto le truppe di Txikon, Nardi e Sapdara hanno unito le forze con Bielecki e Czech. Oggi Txikon e Sadpara si sono messi in marcia per continuare ad equipaggiare il canalone tra c1 e la base della via Kinshofer. Adam Bielecki, Daniele Nardi e Czech sono rimasti al campo. Ieri infatti Bielecki è stato protagonista di un incidente mentre saliva con Nardi a campo 2. Ha perso la presa ed è precipitato per 80 metri sulla parete, ha fermato la sua corsa anche grazie al repentino intervento di Nardi. Per fortuna ha riportato solo varie escoriazioni e la perdita di un po’ di materiale. Nei giorni scorsi Nardi, Txikon e Sadpara avevano portato il materiale necessario sulla montagna. Lunedì mattina Nardi, Bielecki e Tcech sono saliti a campo 1, con l’idea di recuperare quanto lasciato da Txikon e Sadpara al campo deposito di 5700 metri e continuare ad attrezzare la via fino al campo 2. Dovevano quindi fissare le corde fino alle Rocce Kinshofer, che si trovano tra 5950 metri e 6150 metri.
Lunedì stesso Tcech è tornato indietro da 5400 metri, dopo aver lasciato l’attrezzatura che aveva portato con sé, mentre Nardi e Bielecki hanno continuato.
“Mancavano 200 metri per arrivare sotto le rocce Kinshofer e altri 200 metri per arrivare sotto il campo 2 – spiega Nardi -. Siamo stati molto veloci a salire anche con il carico pesante sulle spalle. Abbiamo depositato il materiale in eccesso a 5700 metri ed abbiamo iniziato a scalare: Adam saliva da primo, avevamo con noi 400 metri di corde, ha attraversato un canale di ghiaccio facendo sosta a circa 5800 metri. Ho sentito che fissava un chiodo da roccia e l’ho visto fare la manovra di ancoraggio, poi è successo qualcosa ed è caduto. È volato per circa 80 metri. Durante il volo improvviso non ho potuto far altro che ancorare al meglio la sua corda al mio imbrago e poi attendere la botta. Ho fatto un rapido calcolo, ero sicuro che le due viti da ghiaccio infilate nel ghiaccio duro avrebbero retto lo strattone. Fortunatamente la caduta è avvenuta sul pendio libero da rocce affioranti. Ho approntato una sicurezza fino alla sosta precedente. Se si fosse rotto qualcosa per me non sarebbe stato per niente facile portarlo giù, fortunatamente la caduta gli ha procurato solo delle escoriazioni e perdita di materiale da scalata. Eravamo quasi arrivati al tratto più facile e per un attimo Adam ha anche pensato di continuare, io non ho avuto dubbi invece e siamo ridiscesi prima al campo 1 e poi al campo base, dove l’ho medicato. Durante la discesa Adam sorridendo mi ha ringraziato. E’ stato un momento duro che abbiamo superato insieme. Oggi ci aspettano i festeggiamenti.”
Nardi e Bielecki hanno incontrato Txikon e Sadpara a campo 1, da dove questi ultimi avrebbero dato il cambio sulla montagna verso campo 2. La via Kinshofer quest’anno presenta molto ghiaccio e poca neve ed è in condizioni più difficili rispetto all’anno scorso. Nei prossimi giorni decideranno come proseguire.
“Il tempo – fa sapere il capo spedizione Txikon – è più soleggiato ma anche più ventoso rispetto a ieri. Vedremo più in avanti”.
E gli altri team impegnati sulla montagna?
I più avanzati sono Mackiewicz – Revol, che dovrebbero essere al campo III a circa 6700m.
Il team Justice for all guidato da Mark Klonowskie (i pakistani hanno abbandonato) ha raggiunto un’altezza di 6200m ieri. Oggi ha pubblicato un filmato sui loro progressi sulla via Shell (versante Rupal).
Moro e Lunger sono arrivati al campo 2 (5.722 mt) dopo esser saliti sulla cresta del Ganalo Peak.