Allarme processionaria in Abruzzo. I consigli pratici
Allarme processionaria in Abruzzo, dopo l’inverno particolarmente mite appena trascorso. Viene dalla Federazione agronomi e forestali della regione che fornisce alcuni consigli utili a cittadini ed enti pubblici per prevenire i rischi causati da questo pericoloso insetto (così chiamato per l’abitudine di muoversi sul terreno in fila) a piante, persone e animali. I professionisti avvertono: “Gli aculei invisibili delle larve sono urticanti e se finiscono sulla pelle o a contatto degli occhi creano dermatiti e reazioni allergiche anche severe”. La processionaria risulta poi molto pericolosa per cavalli e cani che brucando o annusando sul terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto.
Quindi, le indicazioni per riconoscere l’insetto: «Attacca soprattutto i pini, i cedri e le conifere in generale e nel periodo invernale – dicono i professionisti – le larve svernano in nidi bianchi a forma di bozzolo, grandi diversi centimetri da cui a primavera inoltrata scendono lungo il tronco facendo la cosiddetta ‘processionè. È importante che i cittadini segnalino la presenza alle autorità comunali che a loro volta sono chiamate a rimuovere il pericoloso parassita».
I consigli pratici: «Non avvicinarsi e non sostare sotto piante infestate; non tentare con mezzi artigianali di distruggere i nidi; a fine inverno-inizio primavera, quando si possono osservare con particolare frequenza le processioni di larve lungo tronchi o sul terreno, evitare di raccogliere i bruchi senza protezioni e con mezzi inadeguati; lavare abbondantemente frutti e prodotti di orti in prossimità di pinete infestate; in caso di contatto con la pelle lavare abbondantemente il corpo (capelli inclusi) con acqua e sapone; manipolare i vestiti con guanti e lavarli con acqua a temperatura elevata; sulle parti che hanno toccato larve e nidi utilizzare eventualmente
strisce di scotch come un mezzo depilante per asportare parte dei peli ancorati alla pelle; utilizzare sulle parti arrossate una pomata antistaminica; nell’eventualità di contatto con gli occhi, inalazione o ingestione dei peli urticanti è invece suggerito un immediato consulto clinico».