Divieti ai Sibillini, il Cai contro il Parco
foto: sibillini-mtb.it
Riceviamo e Pubblichiamo:
Il Club Alpino Italiano – Gruppo regionale Marche manifesta rincrescimento e disappunto per la convocazione da parte del Parco Nazionale dei Monti Sibillini di un incontro pubblico, lunedì 16 maggio a Visso, per discutere delle già adottate prescrizioni di conservazione dei Siti Natura 2000.
Malgrado le numerose sollecitazioni da parte del CAI, l’amministrazione del Parco persiste nel disattendere sistematicamente il fondamentale principio di partecipazione alla gestione del territorio, che impone una consultazione preventiva rispetto all’adozione dei provvedimenti. La prassi di indire incontri soltanto dopo aver adottato i provvedimenti, per di più in giorni e orari impraticabili per chi lavora, danneggia i rapporti tra il Parco e i soggetti che operano sul suo territorio: comunità locali, operatori economici, associazioni, fruitori.
Difatti, una gestione non partecipata e incentrata esclusivamente sulla tutela proibizionistica degli ecosistemi finisce per penalizzare residenti, operatori e fruitori della montagna e di conseguenza le fragili economie locali, che invece andrebbero sostenute e rafforzate, per contrastare efficacemente lo spopolamento e l’abbandono del territorio. In sintesi, tale prassi finisce per danneggiare lo stesso tessuto connettivo che dovrebbe sorreggere l’identità di un Parco, composto di un delicato e complesso equilibrio tra ecosistemi e presenza antropica, di fattori ambientali ma anche sociali, economici, culturali.
Nel consueto spirito di collaborazione, il CAI torna a sollecitare un ripensamento sull’adozione, non sufficientemente meditata e partecipata, della Misure di conservazione dei Siti Natura 2000, in un quadro di più generale rifondazione dei rapporti con il Sodalizio e i portatori di interesse in genere, tramite l’attivazione di un tavolo permanente di consultazione preventiva, in linea con le numerose convenzioni che in ogni parte d’Italia vedono il CAI ed i Parchi collaborare allo sviluppo sostenibile e consapevole del territorio montano e coniugare concretamente la tutela e la promozione del territorio.
Avv. Lorenzo Monelli – Presidente Club Alpino Italiano – Regione Marche