Riaperto lo storico Rifugio Boccalatte-Piolti alle Grandes Jorasses
Il Rifugio Jorasses riapre dopo 7 anni, fu chiuso nell’agosto del 2009 a seguito di un ordinanza del Sindaco di Courmayeur per il pericolo di distacco di un seracco incombente sulla via di accesso
Riapre lo storico Boccalatte-Piolti, o Rifugio delle Jorasses. Dopo sette anni di chiusura, ha riaperto con un nuovo gestore lo storico rifugio alla base delle Grandes Jorasses. Ancora gestito dall’estate del 2001 a quella del 2008, è stato chiuso nell’agosto del 2009 a seguito di un ordinanza del Sindaco di Courmayeur per il pericolo di distacco di un seracco incombente sulla via di accesso; successivamente è rimasto in funzione come rifugio incustodito. Tra il 2015 ed il 2016 la Sezione di Torino del CAI, proprietaria dell’immobile, ha realizzato ingenti lavori di adeguamento normativo e funzionale, resi particolarmente onerosi dalla conformazione del sito dove sorge il rifugio, una sorta di “isolotto” roccioso in mezzo ai ghiacciai a 2803 m d’altitudine.
Affidato alla Guida Alpina Franco Perlotto, è tornato a servire gli alpinisti di tutto il mondo che intendono cimentarsi con le varie ascensioni realizzabili sul massiccio delle Grandes Jorasses, come ad esempio Dome de Rochefort, Calotte de Rochefort, Col des Grandes Jorasses, Grandes Jorasses, P.ta Walker, P.ta Whymper, P.ta Margherita.
Il rifugio è uno dei primi realizzati sul versante italiano del Gruppo del Monte Bianco: la prima capanna fu costruita interamente in legno nel 1881, mentre la struttura in muratura di pietra risale agli anni 1930; successivamente è stato ristrutturato più volte, l’ultima – prima dell’attuale – nel 2001.
L’accesso avviene tramite un lungo percorso per escursionisti esperti (EE), attrezzato con corde fisse nel tratto finale. Nato come “Rifugio delle Jorasses”, nel 1938 è stato dedicato alla memoria di Gabriele Boccalatte, uno dei massimi esponenti dell’alpinismo torinese degli anni 1930, e del suo compagno di cordata Mario Piolti, travolti in quell’anno da una scarica di sassi sull’Aiguille de Triolet.
fonte: caitorino