Pnalm in autunno: impossibile non fare l’anello Iannanghera e Val di Rose

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Con alcuni amici del CAI di Lanciano CH e Guardiagrele CH abbiamo deciso di andare al PNALM (Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise), compreso fra le province dell’Aquila, (Abruzzo), di Frosinone, (Lazio) ed Isernia, (Molise). Una escursione classica autunnale è quella della Valle di Rose e della Valle Jannanghera, per raggiungere il rifugio di Forca Resuni (1952 m). Il motivo della scelta è per godere IL FOLIAGE. Il Foliage è un sostantivo esterofilo… inglese… che in italiano significa FOGLIAME. E’ il fenomeno autunnale in cui gli alberi si colorano di bellissime sfumature dai colori caldi. Vogliamo osservare questo fenomeno, il cambiamento cromatico delle foglie nei boschi durante il periodo autunnale.
Scegliamo il sentiero K6 della Valle Jannanghera, (è l’antico nome dialettale con cui veniva chiamata la strega), che è molto più lunga della Valle di Rose, ma è più selvaggia.
Il sentiero inizia dalla strada statale 83 per Barrea AQ, all’altezza della Sorgente Sambuco a 1140 m, dove c’è una evidente carrareccia. Dopo 4 Km di sterrata, arriviamo alla sorgente Valle Jannanghera, (1305 m). Un ponte in legno ci fa attraversare il torrente e da qui il sentiero inizia a salire. La faggeta è fitta, ma curata. La forma dei tronchi è strana, contorta e sia l’altezza che la circonferenza sono di dimensioni quasi fuori dal normale. La corteccia è coperta da muschio, licheni e funghi lignicoli. Il motivo potrebbe essere perchè questa valle, a causa del suo nome “strega”, si associa alla magia, all’occulto. Dopo un paio di radure inizia la valle Risione. A 1750 m usciamo dalla faggeta, il sentiero ha il fondo brecciato con qualche roccia, è più difficoltoso ed arriviamo ad una enorme roccia solitaria, (1850 m). Il rifugio di Forca Resuni, (1952 m) è vicino. Lo raggiungiamo. Una doverosa sosta per ammirare l’infinito paesaggio di valli, laghi, monti.
Per scendere proseguiamo per il sentiero I1 della VAL DI ROSE, così denominato per i numerosi cespugli di rosa canina. Si procede per il Passo Cavuto (1969 m), ci affacciamo e il panorama che ci si presenta, “Le creste di dolomie bianche della Camosciara e Monte Sterpi d’Alto”, ci soddisfano. Prima di entrare nel bosco e percorrere il ripido costone erboso di Monte Mava, ci si trova in uno splendido anfiteatro roccioso, morfologicamente, un circo glaciale, che delimita la valle Monte Boccanera. Siamo quasi arrivati a Civitella Alfedena (1084 m), il tratto finale è molto scomodo. Si cammina su una larga mulattiera sassosa, costeggiata da muretti a secco. Ci fermiamo su un terrazzo dove c’è una bellissima vista panoramica sul lago di Barrea… Non finisce qui. C’è la bretella, il sentiero I4, per raggiungere la sorgente Jannanghera. E’ una bella faggeta che costeggia il monte dei Quadri. L’anello è completato ma bisogna raggiungere la macchina. Ci sono altri quattro chilometri! Il consiglio è scegliere l’anello VAL DI ROSE – VALLE JANNANGHERA, perché la nostra alternativa prevede otto chilometri in più di sentiero, due ore di tempo in più e 250 metri di dislivello in più. Purtroppo non siamo stati allietati dalla fauna selvatica, né cervi e né camosci.
Resta impresso in noi il silenzio e le foglie che cadono. Difficile, impossibile, descrivere il loro colore. Nessun pittore sarà in grado di riprodurli.
Il bosco assume in determinati momenti il colore arancione. La luce e le foglie producono questa meraviglia.

Dislivello 1150 m
Distanza 22 km Tempo A/R 8 ore senza soste
Difficoltà EE

>>> I LETTORI: Luciano Pellegrini

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