Torna il festival Suoni delle Dolomiti
La formula vincente è quella di abbinare luoghi straordinari ed esperienze straordinarie, e anche di scegliere cose straordinarie come, ad esempio, fare esibire musicisti di fama mondiale oppure offrire un “viaggio” tra alcune delle conquiste più importanti della creatività artistica nella storia dell’uomo che rivivono grazie alle note di grandi compositori o nella libera espressione di indimenticabili innovatori. La formula vincente è anche trovare la forza potente del talento che simbolicamente richiama l’energia che produsse, quando nacque, il meraviglioso paesaggio delle Dolomiti, riconosciute dall’UNESCO Patrimonio Naturale dell’Umanità.
In questo scenario trentino ritorna anche quest’anno il festival “I Suoni delle Dolomiti”, giunto alla sua XXIII edizione. Suoni da tutto il mondo e per tutti i gusti dalla musica classica al jazz, dalla world music alla canzone d’autore trovano una propria vita in mezzo alla natura. Là dove rocce e prati si incontrano, là dove i colori cambiano con la luce del sole e l’aria leggera dell’alta quota sorprende lo sguardo, là dove i boschi paiono sussurrare, anche i suoni sembrano mutare forma e trovare strade nuove, coloriture impensate, seguire corsi inaspettati in un continuo ritorno alle origini e rinascita. Il tutto amplificato dall’esperienza impegnativa e gratificante di conquistare una vetta o una radura, di condividere un sentiero con altri escursionisti e vivere insieme situazioni capaci di coinvolgere corpo e anima.
Organizzato da Trentino Marketing con le APT della Val di Fassa, Val di Fiemme, San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, Val di Non, Madonna di Campiglio – Pinzolo – Val Rendena, Dolomiti Paganella, numerosi soggetti pubblici e privati del territorio, il festival “I Suoni delle Dolomiti” arricchisce la direzione artistica di Chiara Bassetti e Paolo Manfrini con l’arrivo del noto violoncellista Mario Brunello. Il musicista veneto, conosciuto e stimato in tutto il mondo, in questi anni non solo ha contribuito a rendere speciale la programmazione de “I Suoni delle Dolomiti” con performance e progetti straordinari, ma è diventato vero e proprio ambasciatore internazionale di un nuovo modo di intendere la musica a contatto con la natura in perfetta sintonia con la filosofia che appartiene anche al festival trentino. Ora Brunello porta la sua importante esperienza – fatta di prestigio, competenze, relazioni e progetti – nel team della direzione artistica.
I luoghi de “I Suoni delle Dolomiti” sono quelli della montagna: radure, conche naturali o particolarissime architetture della natura nei pressi di rifugi, malghe, cime o boschi. Lì nel primo pomeriggio (ore 13) e talvolta all’alba (ore 6) ci si dà appuntamento con i musicisti, spesso salendo insieme i sentieri, accomunati dalla fatica premiata da paesaggi spettacolari. Non ci sono palcoscenici a separare pubblico e artisti, non ci sono lingue diverse tra gli escursionisti perché tutto vive in uno straordinario momento di intimità e all’insegna del linguaggio universale della musica. Un’esperienza irripetibile che è anche approccio rispettoso e consapevole alla montagna e alla natura.
Ma “I Suoni delle Dolomiti” non sono solo sulle vette. Il rapporto tra le alte quote e le valli è sempre vissuto in un continuo scambio di esperienze per gli abitanti e i turisti che possono abbinare alle appaganti escursioni e alla musica anche il relax e la gastronomia. Quest’anno grazie a una intensa settimana di eventi – quasi un festival nel festival – che vede la presenza della prestigiosa Kremerata Baltica, anche i luoghi in valle o a mezza montagna potranno vivere ed essere scoperti grazie alla musica: prestigiosi saloni ricchi di storia, antiche chiesette affrescate.
Un’altra novità è rappresentata dalla partnership con il canale Sky Arte finalizzata ad una promozione internazionale del festival. Il progetto televisivo è stato realizzato nel corso dell’edizione 2016 con l’intento di portare nelle case di tutta Europa le Dolomiti trentine accompagnate dalla musica di eccellenza. Sono state prodotte quindi tre puntate di 40 minuti ciascuna, un format tra il documentario e la docufiction capace non solo di raccontare il festival, ma anche di valorizzare i suoi protagonisti.
Ogni puntata è stata costruita infatti attorno ad un concerto e a tre storie, raccontate durante la salita verso il luogo dell’evento da un protagonista trentino, da musicista e da un turista, ovvero chi accoglie e regala le sue montagne, chi suona e regala la sua musica, chi ascolta e regala il suo silenzio. I tre concerti del 2016 al centro delle tre puntate sono quelli del violoncellista Mario Brunello e Yong Min Cho a Pian de la nana nelle Dolomiti di Brenta sopra la Val di Non, del fisarmonicista Richard Galliano a Camp Centener sopra Campiglio e del Barcelona Gipsy Balkan Orchestra in Val Contrin in Val di Fassa.
Le tre puntate saranno trasmesse in successione, a partire dal 15 aprile su Sky Arte Inghilterra, il 29 aprile sul canale Sky Arte in Germania, il 9 maggio su Sky Arte Italia e saranno replicate in ogni paese nelle settimane successive. La partnership include anche una campagna internazionale di lancio del festival attraverso 60 spot da 30″‘ su Sky Arte Inghilterra e Sky Arte Germania e un campagna sull’Italia di 483 promo da 20″ su Sky Arte Italia, Sky Atlantic, Sky Atlantic+1 e Sky Tg 24 che andranno in onda da marzo a maggio.
L’edizione 2017 de “I Suoni delle Dolomiti” si preannuncia con un importante pacchetto di novità che si affianca a una programmazione fedele alla qualità e alla ricerca propria del festival e alla sua voglia di parlare ed essere significativo per varie tipologie di pubblico che pensano alla montagna come luogo per il corpo e per l’anima. Il calendario che si aprirà il 7 luglio per concludersi il 31 agosto, affida l’inaugurazione della stagione a uno strepitoso ensemble di musicisti: I 12 Violoncellisti dei Berliner Philarmoniker che, espressione di una delle istituzioni musicali più famose al mondo, sono veri e propri ambasciatori della musica. Ad accoglierli l’arioso scenario del Gruppo Costabella – Cima Uomo in Val di Fassa.
Tanti gli appuntamenti con la grande musica classica come il Quartetto Kelemen, formazione d’archi che porta la grande classica in Italia dall’Ungheria muovendosi sulle note di Schubert, Haydn e Beethoven (il 26 luglio ai Laghi di Bombasèl in Val di Fiemme); oppure il grande violinista e conoscitore del repertorio barocco e classico Giuliano Carmignola che si muoverà tra le sue grandi interpretazioni di Vivaldi e Bach nei pressi del rifugio Pedrotti sull’Altopiano della Paganella (1 agosto). E ancora 4 agosto al Lago Asciutto nel Gruppo di Brenta, un dialogo entusiasmante tra Albrecht Mayer – primo oboe dei Berliner Philarmoniker – e l’Orchestra da Camera di Trento-Ensemble Zandonai.
Per dare vita a un autentico festival nel festival, aperto alle contaminazioni e alle sperimentazioni, giunge a “I Suoni delle Dolomiti” la formazione della Kremerata Baltica, fondata nel 1997 da Gidon Kremer e composta dei migliori talenti musicali di area baltica. Questi straordinari musicisti e Mario Brunello animano I Suoni delle Dolomiti – Campiglio special week dal 17 al 23 luglio. Numerosi concerti sulle vette e in fondo valle, oltre a un trekking nel bellissimo paesaggio delle Dolomiti di Brenta. Il 17 luglio al Lago Nero è il turno del vibrafonista Andrei Pushkarev con la sua incredibile predisposizione a giocare con i suoni e i generi più diversi. Dal 18 al 20 luglio torna la forte esperienza del Trekking con due violoncellisti “cantanti” – Mario Brunello e Peteris Sokolovskis – che si cimentano con musiche di Offenbach, Boccherini e Kneifel. Se il trekking è una esperienza per un numero limitato di partecipanti, l’appuntamento del 20 luglio al Rifugio Brentei sarà invece aperto a tutti e vedrà un simbolico incontro tra i due violoncellisti “dolomitici” e la Kremerata Baltica che lungo i sentieri salirà da Madonna di Campiglio.
Se alcuni potranno partecipare al trekking molti altri invece avranno la possibilità di scoprire ottima musica con due proposte particolarmente affascinanti: il 18 luglio il quartetto d’archi Quatro Baltica Quartet si esibisce nel prestigioso Salone Hofer (ore 17.30) mentre il giorno successivo si potrà ascoltare il KB Good Vibequartet nella Chiesa di Santo Stefano in due diverse occasioni alle ore 17.30 e alle ore 21. Tra le altre proposte l’esecuzione dell’affascinante opera di John Tavener “The protecting Veil” da parte della Kremerata Baltica e Mario Brunello nella suggestiva Chiesa di San Vigilio, il 21 luglio alle ore 21 mentre il 22 luglio la Kremerata calcherà i prati di Malga Brenta Bassa. A questo si aggiunge anche un’attesissima Alba delle Dolomiti a Pra Castron di Flavona sempre nel Gruppo di Brenta il 23 luglio (ore 6) con Sunrise Serenade.
Non può mancare al festival nemmeno il grande Jazz che quest’anno regala scoperte inaspettate come quella del giovanissimo – ora quattordicenne – Joey Alexander, talento incredibile che dall’Isola di Bali ha stupito il mondo e che si esibirà a Passo di Lavazé il 9 luglio. Se da un lato abbiamo un giovanissimo talento dall’altro ecco un autentico mito come Chick Corea, sulla scena jazz da quasi cinquant’anni, che propone uno straordinario duo con Béla Fleck al Banjo il 12 luglio a Villa Welsperg in Primiero.
Jazz che si rapporta con un genere senza tempo come il tango è invece quello proposto da Héctor Ulises Passarella e Roberto Passarella Duo bandoneon che si muove tra brani propri e omaggi a Piazzolla, Gardel, Matos Rodrìguez e Lamarque Pons (31 agosto al Rifugio Contrin in Val di Fassa).
Il festival non smette di regalare sorprese. Ecco altri grandi nomi della musica come Sarah Jane Morris – una delle voci più famose d’oltremanica – che assieme al chitarrista Antonio Forcione si cimenta in vecchi e nuovi successi a Malga Canvere in Val di Fiemme il 10 agosto. Autentica icona della storia della canzone, si muove con la sua voce inconfondibile tra jazz, rock, rythm & blues.
Altra grandissima vocalist – questa volta italiana – sarà Nada che assieme a due fuoriclasse del calibro di Fausto Mesolella e Ferruccio Spinetti si muove tra canzoni popolari, classici e nuove invenzioni come ad esempio “Senza perché” diventata colonna sonora di The Young Pope di Paolo Sorrentino (23 agosto a Malga Tassulla in Val di Non).
Voglia di sperimentare, giocare, creare nuove strade, esplorare energia e gioia del suonare insieme sono temi portanti delle performance di BartolomeyBittman, duo austriaco apprezzato in importanti tour internazionali, che stravolge le regole della classica per aprirla alle influenze rock, jazz e folk (25 agosto in val di Fassa al rifugio Vajolet) così come delle bravissime Ten Thing che, sotto la guida della trombettista norvegese Tine Thing Helseth, riunisce la carica di altre nove strumentiste per un ensemble di ottoni dalla carica esplosiva (8 agosto, Pale di San Martino). La gioia in musica torna anche con i Federspiel (29 agosto, Monte Cornon in Val di Fiemme), brass band piena di ispirazione e ironia che vede sette musicisti del conservatorio di Vienna rivisitare in modo “rivoluzionario” le migliori tradizioni folk del nostro continente.
Simbolo di una generazione eclettica, aperta alle culture del mondo e con una sensibilità che si fa musica è Jack Savoretti, astro nascente del cantautorato d’autore d’oltremanica aperto al pop e al rock. Dopo aver conquistato i cuori del pubblico di tutta Europa approda con la sua musica calda e avvolgente a Camp Centener nel Gruppo di Brenta a monte di Madonna di Campiglio (21 agosto).
Completano il programma due appuntamenti in grado di abbinare la musica e uno sguardo diverso sul mondo, la memoria, la storia e l’attualità. Concerti che diventano anche percorsi di scoperta e riflessione. È il caso di Bella Ciao (28 luglio, Buffaure in Val di Fassa) che ci porta in un vero e propria viaggio nel tempo lungo gli ultimi cinquant’anni della canzone italiana che è musica e allo stesso tempo racconto di gioie, miti, aspirazioni e drammi del nostro Paese.
Guarda al mondo e all’anima invece Credo – progetto importante dell’Orchestra di Piazza Vittorio – che affronta il tema oggi essenziale della religiosità coniugandolo con la sua tradizionale indole multiculturale e multietnica. Credo diventa così concerto, percorso di scoperta e riflessione, di dialogo interreligioso, di comprensione dell’altro. Una speranza in musica per il mondo d’oggi che non a caso prende vita sul Col Margherita con L’Alba delle Dolomiti, momento in cui tutte le cose simbolicamente ritornano a vivere (15 luglio, Val di Fassa) in un mix di bellezza e profondità.
Suoni dalle tradizioni del mondo, infine, anche il 2 agosto con l’appuntamento in Val di Fassa assieme a Salei Anouar Brahem, Khaled Yassine, Klaus Gesing, Björn Meyer.
Tutti i concerti avranno inizio alle ore 13, con l’eccezione delle albe (ore 6) e degli eventi in fondo valle, secondo gli orari indicati. Trekking a pagamento (euro 360) e a numero chiuso. Prenotazioni solo telefoniche a partire dall’8 maggio allo 0465 447501.
I Suoni delle Dolomiti è ideato e curato da Trentino Marketing e dalle Apt della Val di Fassa, della Val di Fiemme, di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, della Val di Non, di Madonna di Campiglio – Pinzolo – Val Rendena, di Dolomiti Paganella e da Trentino Marketing.
Info: www.isuonidelledolomiti.it