La montagna ciociara tra valorizzazione e speculazione di Emiliano Tersigni
“La montagna ciociara tra valorizzazione e speculazione. Storie di uomini e di strutture dagli anni Trenta agli anni Settanta“. Il prossimo 22 giugno, alle ore 17:00 presso il Salone di rapprensentanza dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone, sarà presentato il volume di Emiliano Tersigni. L’avvocato, di Broccostella e con la forte passione per la montagna, ha già pubblicato nel recente passato altri volumi raccontando minuziosamente la storia del suo territorio in determinati periodi storici.
Dopo il saluto delle autorità, intereverranno il prof. Paolo Sellari (Università di Roma “La Sapienza” e presidente Cai Frosinone), l’architetto Felice D’Amico (Architetto e Storico dei sistemi del territorio), Alberto Osti Guerrazzi (Editore e scrittore) e Pino Pelloni (giornalista e scrittore). La presentazione sarà moderata dal giornalista e storico Maurizio Federico.
Il volume – di oltre 500 pagine, con molte foto d’epoca – dopo un’ampia introduzione sulla situazione politica ed economica della Provincia di Frosinone negli anni Sessanta e Settanta, con specifico riferimento agli effetti dell’intervento straordinario nel Mezzogiorno e della politica di programmazione economica del centro-sinistra, indaga sulle origini dell’uso sportivo della montagna ciociara, sui primi tentativi di valorizzazione turistica di Campocatino e Forca d’Acero durante il fascismo e sulla organizzazione dello sci ciociaro di quegli anni.
Vengono quindi ricostruiti la nascita e gli sviluppi delle stazioni sciistiche di Campocatino e di Campo Staffi fra gli anni Cinquanta e Settanta.
Ampio approfondimento viene riservato alle speculazioni edilizie e ai tentativi speculativi degli anni Sessanta e Settanta che ebbero ad oggetto tutte le aree montane del territorio provinciale (Prato di Campoli a Veroli, i villaggi Savinia e Volusia di Filettino, le lottizzazioni di Monte Castro, Torrita e Obaco, Le Campore, Punta della Valle e Campocatino a Guarcino, Val Canneto e Prati di Mezzo tra Settefrati e Picinisco, Monte Scalambra a Serrone, Pineta Valle dell’Inferno a Vallerotonda e Collelungo a San Biagio Saracinisco).
Alcuni capitoli indagano sui tentativi di collegamento sia stradale che funiviario tra Fiuggi e le stazioni sciistiche di Campocatino e Campo Staffi fra gli anni Cinquanta e il 1972 e sulle tormentate vicende della costruzione della strada Sora-Pescasseroli.
Il lavoro si conclude con un capitolo dedicato alla Valle di Comino, con lo studio del piano di sviluppo turistico del comprensorio 18 della Cassa per il Mezzogiorno, le vicende delle stazioni sciistiche di Forca d’Acero e di Prati di Mezzo e il tentativo di sviluppo turistico di San Biagio Saracinisco del 1972.
L’autore, nato a Sora nel 1977, avvocato civilista, pratica escursionismo, sci alpino e sci alpinismo e, come accennato, ha già pubblicato nel 2015 uno studio sulla lotta per la supremazia municipale a Broccostella nel secondo dopoguerra.