Google Maps rivede i confini del Monte Bianco
Google maps rivede i confini del massiccio del Monte Bianco e apre di fatto alla possibilità che la vetta più alta delle Alpi (4.808 mt) sia anche italiana e non soltanto francese. Una svolta rispetto a quanto sancito da Parigi nel 1865 e, quindi, da gran parte delle carte ufficiali.
Nelle zone ‘contese’, infatti, le linee di confine di Google maps non sono più uniche ma diventano tratteggiate e si biforcano: da un lato lungo i confini stabiliti dalla Francia, dall’altro lungo la linea dello spartiacque (tesi dell’Italia).
E’ il caso della vetta del Monte Bianco, del ghiacciaio del Gigante – con il rifugio Torino e la stazione Punta Helbronner della funivia italiana Skyway – e di alcune aree del Dome du Gouter. Il 4 settembre 2015 era scoppiato un ‘caso’ diplomatico quando il sindaco di Chamonix (Francia) aveva fatto bloccare con una transenna e dei lucchetti l’accesso al ghiacciaio del Gigante, dal rifugio Torino, sotto la stazione di arrivo della funivia Skyway, considerandolo in territorio francese.
Il mese seguente, il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova, rispondendo a un’interrogazione parlamentare, aveva spiegato che “nell’ambito di una campagna di rilevamenti congiunti, i geografi francesi si sono rifiutati, su istruzioni, di avallare il criterio della displuviale”, sostenuto dalle autorità italiane. Non erano quindi state raggiunte conclusioni “condivise nelle aree del Dome du Gouter, della cima del Monte Bianco e del Colle del Gigante”: le stesse di cui Google maps ha rivisto, in parte, i confini. Un cambiamento che non è passato inosservato sui social, con la pagina facebook ‘Monte Bianco il giusto confine’ che lo ha evidenziato in un post lo scorso 15 dicembre, dopo aver esortato – negli anni – a segnalare “l’anomalia” al popolare motore di ricerca.
Nel luglio 2016 il senatore valdostano Albert Laniece aveva nuovamente sollecitato il sottosegretario della Vedova in merito alla questione.
Anche la Regione Valle d’Aosta due anni scese in campo interpellando il Governo.
Per l’Italia la linea passa sullo spartiacque, come previsto dal Trattato fra Regno di Sardegna e Impero francese (Torino, 24 marzo 1860) e dalla Convenzione di delimitazione tra Sardegna e Francia (Torino, 7 marzo 1861) in esecuzione dello stesso trattato. La cartografia francese invece sposta il confine sul versante sud del massiccio per un’area di 82 ettari (la vetta del Monte Bianco, il rifugio Torino e una parte della stazione a monte della funivia francese). Il riferimento di Parigi è ai confini sanciti con l’armistizio di Cherasco del 1796 dopo la prima campagna Napoleonica in Italia ed entrati – dopo una decisione unilaterale francese – sulle carte ufficiali a partire dal 1865.
fonte/foto: ansa