Antartide, trovata colonia di 1,5 milioni di pinguini Adelia
Con il riscaldamento globale che avanza galoppante la vita dei pinguini sta diventando sempre più dura e molte sono le specie a rischio di estinzione.
Tra queste si temeva ci fossero anche i pinguini di Adelia, di cui le ultime tracce risalivano al lontano 1959, in occasione di una spedizione di scienziati in Antartide.
Pochi giorni fa invece la gradevole sorpresa che ha lasciato a bocca aperta un gruppo di scienziati che si è spinto circa 1000 km a sud della Terra del Fuoco.
Una scoperta sorprendente e che ha reali conseguenze su come gestiamo questa regione.
Non è stato facile arrivare lì: il mare nella zona è impraticabile per gran parte dell’anno e anche in piena estate è difficile sbarcare per compiere esplorazioni.
Queste le parole di Heather Lynch della Stony Brook University, una volta raggiunta l’isola, quando si è trovato di fronte ben 751.
527 coppie di pinguini di Adelia, numero pressoché invariato rispetto ai dati del 1959.
La spedizione è stata fatta in seguito allo studio effettuato sulle immagini satellitari ad alta risoluzione, che mostravano numerosissime tracce di guano, a conferma della possibilità di trovare l’altrettanto numerosa colonia di pinguini di Adelia.
“Arrivato lì, sono rimasto stupito dall’enorme numero di pinguini di Adelia che si vedevano.
L’acqua intorno all’isola era piena di pinguini” ha riferito Michael Polito, della Louisiana State University.
Il collega Rod Downie ha inoltre spiegato che “questa emozionante scoperta ci mostra quanto ancora c’è ancora da imparare su questa incredibile e iconica specie.
Ma rafforza anche l’urgenza di proteggere le acque antartiche dalle doppie minacce di sovrasfruttamento e cambiamenti climatici’.
‘Siamo stati molto fortunati nel trovare un periodo di tempo in cui il ghiaccio marino è receduto e una nave è potuta passare e ora che sappiamo che questo piccolo gruppo di isole è così importante dovrà per forza essere protetto meglio dalla pesca” conclude Heather Lynch della Stony Brook University.
fonte: 3bmeteo; Foto: Jason Auch [CC BY 2.0], via Wikimedia Commons