Giornata mondiale dell’Acqua, Cai: Criticità Gran Sasso e Apuane
Il Club alpino italiano, impegnato attivamente per affrontare le emergenze idriche del 21° secolo, celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua 2018, in calendario, come ogni anno, il 22 marzo. Il tema scelto dall’ONU per il 2018 è “Nature for Water”, la natura per l’acqua.
“I danni ambientali, gli effetti sempre più ricorrenti dei cambiamenti climatici e l’incidenza dell’inquinamento stanno accentuando nel mondo le crisi idriche legate alla disponibilità, alla qualità e all’accesso all’acqua potabile”, afferma il Presidente della Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano del CAI Filippo di Donato. “Un problema che si accentua maggiormente nelle montagne, che ne sono i principali serbatoi, con la riduzione dei ghiacciai, gli effetti accentuati dell’aumento delle temperature e il dissesto idrogeologico”.
Di Donato evidenzia l’obiettivo ONU di consentire entro il 2030 l’accesso all’acqua potabile da parte dell’intera popolazione mondiale. “L’obiettivo si collega alla natura per proteggere l’ambiente, ridurre l’inquinamento da fertilizzanti, reflui e altre sostanze, conservare e risanare gli ecosistemi legati all’acqua, con montagne, foreste, fiumi, paludi, laghi e falde acquifere. Le riflessioni sull’acqua ci avvicinano a comprendere la necessità di una nuova cultura e di comportamenti più consapevoli dei limiti del mondo che ci ospita”.
In Abruzzo il CAI intende rilanciare l’attenzione alla tutela del sistema acquifero del Gran Sasso d’Italia, che disseta 700.000 persone ed è a rischio inquinamento per il doppio tunnel autostradale che lo attraversa e per le sostanze presenti nel Laboratorio di Fisica Nucleare, costruito all’interno della montagna. A seguito dell’emergenza inquinamento, si è costituito l’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso, costituito dal Club alpino e altre Associazioni. Il 23 marzo alle 21 presso la sede del CAI Teramo (via Cona, 180), l’Osservatorio organizza un incontro su “Prevenzione – Inquinamento – Trasparenza”: al centro le questioni ancora in sospeso su accesso all’informazione, sicurezza e partecipazione ai tavoli di concertazione per condividere le azioni da svolgere. “Considerando la consistenza del rischio e la portata sovranazionale del tema, è auspicabile la composizione di una commissione di esperti internazionali che definisca le migliori soluzioni adottabili, per risolvere il problema in modo durevole”, afferma Di Donato. La sede del CAI Teramo sarà aperta dal mattino per incontrare studenti e cittadini: previstala proiezione del filmato “Storia di una goccia d’acqua”.
Sempre in Abruzzo, questa ad Arsita, la Scuola Nazionale Speleologia e Torrentismo del CAI, con la collaborazione della Sezione locale, incontrerà il 23 marzo gli alunni della Scuola media, per parlare di “Montagne – lo scrigno dell’oro azzurro”: saranno presentati il ciclo dell’acqua e i piani carsici, in funzione della loro importanza per conoscenza e tutela.
A Marina di Massa (MS) la Commissione Tutela Ambiente Montano del CAI Toscana e laFederazione speleologica toscana organizzano il convegno “Le risorse idriche delle aree carsiche toscane. Un bene prezioso da salvaguardare”, in programma sabato 24 marzo alle 9 al Centro Frassati (ingresso gratuito). L’appuntamento è indirizzato alla pubblica amministrazione, ma è aperto al pubblico con l’obiettivo di fornire degli strumenti utili per la tutela delle riserve idriche regionali in ambiente carsico. L’attenzione sarà perciò puntata su ciò che sta succedendo nelle Alpi Apuane per l’inquinamento causato dall’industria estrattiva del marmo.
A La Spezia sono invece in programma una conferenza-dibattito sull'”Acqua che berremo” (21 marzo ore 18,30 alla Mediateca di via Firenze) e la gita speleologica adatta a tutti nella grotta “Tanone di Torano” del 25 marzo, promossi dalle Commissioni TAM del CAI La Spezia e del CAI Liguria e dal Gruppo Speleologico Lunense (info: www.cailaspezia.it). Il messaggio da veicolare è che la carenza e scarsa qualità dell’acqua incidono negativamente sulla sicurezza alimentare e sulle possibilità di sostentamento.
Tre appuntamenti anche in Umbria con l’escursione del Gruppo Seniores del CAI Perugia (22 marzo) a Selva di Malano (tra testimonianze archeologiche e storia dell’acqua, con focus sugli affluenti del Tevere) e quella del CAI Terni dalla Cascata delle Marmore al Lago Piediluco. Infine il CAI Gualdo Tadino promuove la 2^ edizione di “Montagne in movimento: le sorgenti dell’Appennino Gualdese”, che prevede una conferenza (24 marzo, “Le acque sotterranee dei Monti di Gualdo”) e quattro escursioni in ambiente alla scoperta di corsi d’acqua e sorgenti (31 marzo alle sorgenti Scira, 8 aprile alle sorgenti di Monte Maggio, 29 aprile alle sorgenti di Monte Serrasanta e 6 maggio alle sorgenti di Monte Penna).
A Reggio Calabria il CAI parteciperà, con la Presidente del Gruppo regionale Calabria Mariarosaria D’Atri, al seminario “Incendi boschivi e gestione forestale sostenibile”, organizzato dal Parco Nazionale dell’Aspromonte e da Federparchi il 22 marzo all’Università Mediterranea (inizio ore 9,30), a cui seguirà il giorno seguente un’escursione nell’Area Grecanica del Parco.
Sempre in tema acqua la Commissione centrale TAM organizzerà il 16 giugno a Bologna il convegno “Impianti idroelettrici e Montagna”, con l’intento di valutare l’impatto del mini idroelettrico e salvaguardare i piccoli corsi d’acqua delle terre alte.
Per ulteriori informazioni sulle iniziative CAI per la Giornata Mondiale dell’Acqua: www.cai-tam.it
fonte: cai.it