Gran Sasso, petizione contro le campane anti-valanga
Si sta alzando un bel polverone sul progetto di installare un impianto di distacco artificiale della neve sul versante nord del Corno Piccolo sul Gran Sasso. L’intenzione, a quanto sembra, è di realizzare l’opera all’altezza del sentiero Ventricini. Un sito molto a cuore, per la bellezza e il panorama, a tutti i frequentatori del Gran Sasso.
Sull’argomento è sceso in campo il maestro di sci e accompagnatore di media montagna, Paolo De Luca, che già in passato è stato un forte assertore dell’istituzione in Abruzzo del Soccorso alpino a pagamento, il quale ha subito affermato: “Non gli si deve permettere mai e poi mai di realizzare uno scempio del genere!!!!”
Il problema, stando al fronte del no, è che il sistema che si vuole adottare si basa su coni e tralicci (dodici, alti 5 metri) che in estate rimarrebbero visibili lungo il sentiero Ventricini ed anche dai Prati di Tivo. Ma non solo. Il costo della realizzazione dell’opera si aggirerebbe sui 2 milioni di euro. I contrari opterebbero per sistemi alternativi, più economici, meno invasivi. La Guida alpina, Pasquale Iannetti, ritiene anche che tale sistema potrebbe rivelarsi pericoloso perché potrebbe causare una valanga dal fronte unico e impattante. Meglio le barriere naturali, di terra e pietra.
Ora è scattata anche una petizione popolare: si chiede al Presidente della Regione Abruzzo di non concedere i Nulla Osta necessari per la realizzazione dell’opera.
foto: wikipedia