Campane anti-valanga a Prati di Tivo: “Facciamo chiarezza”
Riceviamo e Pubblichiamo:
Durante questi ultimi giorni, sono state affrontate sui social network e su giornali locali, svariate discussioni aventi come nodo principale le problematiche legate allo sviluppo territoriale del comprensorio turistico dei Prati di Tivo (Teramo).
Abbiamo notato che si sta facendo molta disinformazione in materia di prevenzione e sicurezza; ci teniamo a fare chiarezza, viste le nostre competenze e qualifiche, e precisazioni tecniche in merito allo sviluppo del territorio.
Già negli ultimi due anni, gli enti locali hanno investito ingenti somme di denaro pubblico per la messa in sicurezza e il rifacimento di sentieri attrezzati ed escursionistici, puntando ad incentivare questa forma di turismo montano.
La stagione estiva scorsa è stata la prova del fatto che, se le attività vengono fatte in modo professionale ed adeguato, si può constatare un reale incremento dei fruitori.
Si vuole o no puntare su un certo tipo di sviluppo dell’area turistica montana? Oppure si vuol puntare su un altro tipo di sviluppo?
Dare delle risposte chiare ed univoche a queste domande sarebbe già un ottimo punto di partenza per poter lavorare.
Cerchiamo, adesso, di far chiarezza sulla questione “Prati di Tivo”.
I noti eventi di gennaio 2017 hanno messo in evidenza delle problematiche legate alla neve e alle valanghe. Altre nazioni (Svizzera, Austria, Francia) conoscono da anni queste criticità e si adoperano di conseguenza. Su territorio nazionale ci sono delle regioni all’avanguardia (Valle D’Aosta/Lombardia/Trentino), altre meno.L’Abruzzo, territorio al 65-70% coperto da montagne, sta iniziando solo adesso a focalizzare l’attenzione su questo problema.
Oggigiorno sono due le parole chiave su tale tematica, legata al territorio e all’ambiente:
– monitoraggio
– gestione
Cerchiamo di spiegare brevemente che cosa si intende.
Monitorare un sito valanghivo significa osservare e registrare dati sugli andamenti nivologici, nivometrici e meteorologici per l’intera stagione invernale, da novembre a maggio (orientativamente).
In questo modo si riesce a seguire nell’arco spazio-temporale l’evoluzione del manto nevoso in tutta la sua complessità, mettendo in evidenza, soprattutto, l’eventuale presenza di “strati deboli” (es. brine di fondo, brine di superficie, croste di ghiaccio, lastroni da vento), i principali candidati per le criticità durante la stagione invernale.
L’attività di monitoraggio è una mansione che deve essere svolta da professionisti competenti e preparati in materia (c’è tutta una serie di requisiti e titoli che bisogna avere per poter svolgere un lavoro in modo scientifico e rigoroso): bisogna raccogliere dati specifici, registrarli, analizzarli, saperli interpretare, leggere delle carte sinottiche e tematiche; in particolare, tale attività deve essere costante nel tempo (anni), periodica (settimane) e puntuale (giornaliera) quando la situazione diventa più complessa.
Per quanto concerne, invece, la gestione di un sito valanghivo, le possibilità sono molteplici.
Alcune tecniche e tecnologie non sono attuabili all’interno dei Parchi Nazionali e Regionali, previa nullaosta o autorizzazione dell’ente. Ci sono, inoltre, dei limiti dettati dalla difficoltà di reperire e di stoccare il materiale.
Si arriva, così, ai moderni sistemi di distacco artificiale di valanghe: – Gazex/Gazflex1
– O’bellx2
– Daisybell3
I Vantaggi di questi sistemi possono essere così sintetizzati:
• Rispettano l’ambiente: no cariche inesplose o inquinanti
• Sicurezza per gli operatori grazie al controllo da remoto
• Minori vincoli di legge rispetto all’uso dell’esplosivo tradizionale
• Esplosione al di sopra del manto
• Sovrapressione sul pendio + vibrazione del terreno
• Efficacia variabile secondo la capacità, il tipo di gas e il posizionamento
1 Prodotto affidabile con vent’anni di utilizzo; Sistema a gas potente ed efficace; Versatilità: 3 differenti taglie degli esploditori; Ancoraggi ottimizzati con il GazFlex®
2 Il nuovo sistema autonomo e removibile
3 Abbina la mobilità ai vantaggi dei sistemi a gas; Valida alternativa all’utilizzo degli esplosivi
Di seguito una tabella ove si presentano rapidamente pregi e difetti di ciascun sistema:
Salta subito all’occhio come i sistemi mobili (Daisybell) non possono essere utilizzati in caso di maltempo o in presenza di condizioni meteo contrarie: questo perché si deve utilizzare l’elicottero per il posizionamento sul pendio/versante della “campana” e di conseguenza l’elicottero non può sempre alzarsi (ammesso che sia disponibile e pronto in piazzola).
Bisogna necessariamente osservare un altro aspetto fondamentale: l’efficienza del distacco artificiale, in caso di nevicate importanti, va effettuato all’interno di una finestra temporale di al massimo 3 ore dal termine della nevicata. Al di sopra di tale limite, si innescano dei meccanismi di metamorfismo costruttivo che porta i cristalli a legarsi creando delle strutture più o meno coese rendendo quasi del tutto inefficace l’intervento (tranne in caso di formazione di lastroni da vento, che resistono anche dopo parecchi giorni dal termine della nevicata e di condizioni meteorologiche costanti).
Altro concetto cruciale sono le forcelle di tiro: sono dei limiti (superiori ed inferiori) redatti nel Piano di Distacco Artificiale di Valanghe (Pidav) entro i quali va effettuato il tiro mediante esplosivo.
Tirare al di sotto di tale limite potrebbe non comportare alcun distacco importante (cosa, alla fine, non troppo pericolosa…); tirare al di sopra di tale limite, invece, potrebbe potenzialmente provocare delle valanghe di grande dimensione, incontrollabili sia per spessore della neve che per quantitativo (potrebbero uscire sia dal Pidav che dalla Carta di Localizzazione Probabile delle Valanghe -CLPV-).
Per questo motivo è fondamentale stare all’interno di questa forcella e molto spesso siamo ancora in presenza della nevicata quando si raggiungono tali valori.
Tirare, quindi, durante la nevicata è fondamentale! (cosa impossibile da attuarsi mediante i sistemi mobili -daisybell-).
I sistemi fissi (Gazex/Gazflex), invece, possono essere utilizzati in tutte le condizioni meteorologiche, ma devono essere posizionati in modo ottimale sul pendio/versante: un errato posizionamento comporta la totale inefficienza del sistema.
Infine esistono quei sistemi semi-mobili, gli O’bellx per l’appunto, che presentano molti vantaggi dei sistemi fissi ma possono essere rimossi al termine della stagione invernale. Gli O’bellx vengono posizionati ad inizio stagione mediante l’utilizzo di elicottero: sono dotati di sistemi autocentranti ed autocalibranti e di conseguenza basta un solo operatore per la messa in posa. Il sistema di aggancio/sgancio è elettronico.
Voglio spendere due parole più in dettaglio su questo “discusso” sistema di distacco artificiale:
Caratteristiche:
- SICUREZZA: sistema a gas: nessun esplosivo; nessun personale nella zona a rischio valanghe
- VINCOLI METEO: utilizzabile sempre, dotato di unità comando da remoto
- COSTI : riduzione dei costi di installazione e delle opere di ingegneria civile
- IMPATTO AMBIENTALE MINIMO:
– sistema rimovibile durante l’estate – nessuna tubazione
– ingombro ridotto. - ACCESSIBILITÀ PER LA MANUTENZIONE :
– rimovibile per qualsiasi attività di manutenzione e riposizionabile senza la presenza di operatore sul terreno
– ricovero del sistema al chiuso durante il periodo di inutilizzo - Compatto ed autonomo
- Sistema ad agganciamento/sganciamento automatico senza uomo a terra
- Sistema di autoallinemanto a rulli inox
- Struttura di sostegno progettata per adattarsi all’inclinazione del terreno con una inclinazione supplementare di 15° per aumentare l’area di distacco
- Sistema di ancoraggio semplice e leggero mediante la realizzazione di un plinto o ancorando direttamente il palo alla roccia
- fondazioni anche con corpo-morto e ancoraggio su ghiacciaio
- Tecnologia basata sull’esperienza DaisyBell e Gazex
- Idoneo all’utilizzo in alta montagna:
– guscio protettivo
– alimentato da: batterie e pannelli fotovoltaici integrati nel guscio – comando remoto via radio o GSM - Certificazioni CE e ATEX
- Trasportabile da elicotteri di media capacità
La stazione turistica (non solo sciistica) di Prati di Tivo non sarebbe l’unica stazione all’interno di un parco ad adottare eventualmente tali sistemi di gestione programmata per il rischio valanghe.
A scopo puramente informativo, in Marmolada, ad Arabba (cuore del Parco Unesco delle Dolomiti), qualche anno fa (2014) è stato istallato il più grande sistema di O’bellx al mondo (18 O’bellx funzionanti), con un bassissimo impatto e una altissima efficacia di intervento.Va inoltre ricordato, come sancito dal DPR 120/2003 art. 6 comma 10 (Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997,n.357, concernente attuazione della direttiva 92/43/ CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche), che alcuni progetti possono comunque essere autorizzati con riferimento ad esigenze connesse alla salute dell’uomo e alla sicurezza pubblica.
Torna la domanda fatta all’inizio di questo articolo:
Si vuole o no puntare su un certo tipo di sviluppo dell’area turistica montana?Siamo sicuri che la popolazione locale, fiaccata dai disastri degli ultimi anni, si aspetta delle risposte concrete. Questo è il motivo per il quale abbiamo tentato di fare un pò di chiarezza…
Abbiamo tentato di fare un pò di chiarezza sulla questione.Speriamo di aver offerto una informativa esaustiva, tecnica e competente in merito a questo “spinoso” argomento.
Chi siamo:
La scuola “Abruzzo Mountain Guides” è stata costituita nell’anno 2000 e regolarmente riconosciuta dalla Regione Abruzzo (L.R.n.86/98) , con sede in loc. Fonte Cerreto, Assergi (AQ); tutti i soci svolgono professionalmente l’attività di guida alpina e sono tutti regolarmente iscritti all’Albo professionale del Collegio Regionale delle Guide Alpine dell’Abruzzo.
Oltre ad essere presenti sul territorio del Gran Sasso per le nostre attività istituzionali siamo:
- specializzati nella formazione per i lavori temporanei in quota con impiego di
sistemi di accesso e posizionamento funi, D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81.
- Formatori nei corsi Eurosicurité dei maestri di sci nei Collegi del Centro-Sud e docenti presso l’università dell’Aquila nell’insegnamento della nivologia e
valanghe.
- Componenti delle commissioni valanghe di diversi comuni del territorio abruzzese
nonché del CO.RE.NE.VA comm. reg. d. val.
- Monitoriamo nella stagione invernale comprensori montani soggetti a valanghe
- Gestiamo la sicurezza su stazioni sciistiche.
Marco Iovenitti
a. Guida Alpina – Collegio Guide Alpine Veneto ed Abruzzo