Appennino: nei boschi si creano alberi-habitat per insetti in estinzione
Può succedere in queste settimane che escursionisti e visitatori dei Parchi regionali del Frignano e dei Sassi di Roccamalatina o della Riserva di Sassoguidano s’imbattano in alcuni alberi dove sono state realizzate cavità artificiali, praticati scortecciamenti perziali o che mostrano appese inusuali cassette in legno. Nulla di strano, non è vandalismo naturalistico, ma si tratta degli interventi che competono all’Ente Parchi Emilia Centrale nell’ambito del progetto europeo “LIFE Eremita”, coordinato dalla Regione Emilia-Romagna, finalizzato alla conservazione di quattro specie protette d’insetti in declino a causa della riduzione dei loro habitat: Scarabeo eremita odoroso (da cui il nome del progetto), Rosalia alpina, Distico a due fasce e Damigella di Mercurio italiana.
I primi due, in particolare, sono legati agli ambienti boschivi ed è proprio su questi che si concentrano gli interventi nei Parchi dell’Emilia Centrale, volti a ricreare gli habitat di vita e riproduttivi degli insetti. Per lo Scarabeo eremita sono state realizzate cavità su alberi e installate le “wood mould boxes”, cassette in legno che simulano le cavità degli alberi vetusti, creando l’ambiente riproduttivo. Per la Rosalia alpina si è tagliata quache pianta e si sono asportati anelli o semianelli di corteccia da alcuni faggi, per aumentare la quantità di legno morto nel bosco, fondamentale per la deposizione delle uova.
Questi interventi mirano a creare alcune aree in zone boschive che, presentando piante di varia età con presenza di cavità e legno marcescente (alberi-habitat), creano i presupposti per il ritorno delle due specie di insetti, oggi particolarmente rarefatte nel nostro Appennino e ritenute di importanza prioritaria a livello europeo.
fonte/foto: parks.it