Monte Bianco, morto in crepaccio. Base jumper Monte Brento: un morto e un ferito
Un alpinista lituano di 38 anni è morto sul versante francese del massiccio del Monte Bianco. Gli è stata fatale una caduta di alcune decine di metri in un crepaccio. L’incidente è avvenuto sulla cresta est della Pyramide du Tacul, a 3.300 metri di quota.
L’uomo è morto prima dell’arrivo del Peloton de gendarmerie d’haute montagne di Chamonix. Le operazioni di soccorso sono state rese complicate dalle pessime condizioni meteo.
Insieme alla vittima c’erano altri due alpinisti, suoi connazionali. Uno è caduto nel crepaccio ma è stato soccorso e si trova in ospedale a Sallanches. L’altra scalatrice è sana e salva. Al momento dell’incidente i tre non erano legati.
Una base jumper svedese ha perso la vita sul Monte Brento, in Trentino. Con la tuta alare la donna di 30 anni, Josefin Sando, si è lanciata con il marito dal Becco d’Aquila, mentre lui ha aperto senza problemi il paracadute ed è atterrato ai piedi della parete, lei è finita contro le rocce. Inutile i soccorsi. Il Becco d’Aquila, nei pressi del lago di Garda, attira appassionati del base jumping da tutto il mondo. Negli ultimi anni è stato luogo di numerosi incidenti mortali.
Altro Intervento del soccorso alpino sul monte Brento, in Trentino, nel giro di 34 ore per recuperare un base jumper statunitense di 35 anni ferito dopo essere rimasto appeso alla parete dopo un lancio dal Becco dell’Aquila.
Secondo una prima ricostruzione, dopo il lancio il paracadute si è aperto e si è avvitato, per cui il base jumper ha perso il controllo sbattendo contro le rocce e rimanendo appeso alla parete verticale, circa 150 metri sopra lo zoccolo del monte.
Sul posto è intervenuto l’elicottero che ha recuperato il base jumper ferito con il verricello. Dopo un primo controllo sanitario, il ferito è stato trasportato in elicottero all’ospedale Santa Chiara di Trento.
fonte: ansa