Nemjung: Farina, Majori e Secchi tentano l’inviolata cresta nord
Sono partiti ormai da qualche giorno per la spedizione “Nemjung 2019” della durata di indicativi quaranta giorni.
La destinazione è il Nepal ed in particolare la cima “speciale” rappresentata dai 7140 metri s.l.m. del Nemjung, montagna collocata tra i massicci del Manaslu e dell’Annapurna. Si tratta di una montagna quasi sconosciuta ai più e in modo particolare ai “non addetti ai lavori”, incastonata tra i colossi Himalayani superiori agli ottomila metri di altezza, dove è ancora possibile vivere compiere ascese in puro stile alpino.
Il C.le Magg. Ca. Marco Farina insieme al C.le Magg. Ca. Marco Majori entrambe Guide Alpine e membri esperti della Sezione Militare di Alta Montagna, uniti alla Guida Alpina di Bormio Federico Secchi (classe 1992) avranno come obiettivo l’inviolata cresta nord.
La prima fase della spedizione sarà dedicata necessariamente all’avvicinamento e acclimatamento con salite e pernottamenti a quote progressivamente più elevate nell’area prossima al campo base (CB) che verrà installato intorno a quota 4800 metri. La linea di salita (cresta nord del Nemjung) sarà decisa – dopo un’attenta valutazione – in base alle condizioni della montagna stessa e alla situazione meteorologica.
CENNI SULLA MONTAGNA
Il Nemjung si trova nella catena montuosa dell’Himalaya a circa 150 km dalla capitale nepalese e geograficamente si posiziona a poco meno di 30 km Nord-Ovest dall’ottava montagna più alta del pianeta, il Manaslu. L’elegante vetta presenta su tutti i suoi versanti notevoli difficoltà a causa del terreno misto (ghiaccio e roccia) che la ricopre, vantando pochissime ascensioni, forse la prima assoluta sembra essere quella di un gruppo giapponese nel 1983 attraverso la cresta est. Nel lontano 2006, una cordata giapponese durante la fase di acclimatamento per salire la parete sud del Lhotse avrebbe toccato la cima del Nemjung, mentre nel 2009, due alpinisti francesi, Yannick Graziani e Christian Trommsdorff hanno raggiunto la cima attraverso una nuova linea sullo sperone sud. (Fonti: Hiroshi Hagiwara, American Alpine Journal, climbing.com).
fonte: sportmilitarealpino.eu