Una targa ricordo alla famiglia di Daniele Nardi

Il ricordo degli amici all'evento in Valle Roveto dedicato all'alpinista laziale

NELLA NOTIZIA
  • Daniele Nardi è morto (con lui Tom Ballard) lo scorso febbrraio durante l'ennesimo tentativo in invernale sullo Sperone Mummery del Nanga Parbat

Una targa ricordo consegnata alla famiglia di Nardi, uno zainetto e un cappellino al piccolo Mattia, il figlio di Daniele. Poi i ricordi degli amici, le testomonianze di chi l’ha conosciuto, chi era con lui su Pizzo Deta, sugli Ernici, sul Monte Bianco. Poi il docu-film “Verso l’Ignoto”, dove vengono raccontati i tentativi di Nardi sul Nanga Parbat, sullo Sperone Mummery, dove nel febbraio dello scorso anno, insieme a Tom Ballard, perdeva la vita durante l’ennesimo tentativo su una via difficile, sconsigliata, amata.

L’evento

Sabato scorso, a Roccavivi, si è svolta la Giornata dedicata all’alpinista di Sezze. Durante il terzo incontro della II Rassegna Cinematografica del CAI Valle Roveto. Iniziativa itinerante promossa dal Club Alpino con il patrocinio e la collaborazione dei Comuni della valle, l’associazione “La Monicella” e i volontari delle “Aquile Ambientali”.

Sala gremita, oltre 100 persone presenti.

Enrico Di Cintio, membro CAI ed organizzatore della Rassegna: Gli allenamenti di Daniele sulle nostre montagne sono valore aggiunto per tutto il territorio. Noi porteremo avanti i nostri progetti, grazie agli insegnamenti, al coraggio e la passione che Daniele ci ha trasmesso.

Molto toccanti i ricordi degli amici, dei compagni di cordata.

Cosimo Sciotto, amico e forse uno dei primi compagni di cordata: Ci siamo conosciuti sul Velino nel ’96, abbiamo chiacchierato e ci siamo scambiati i numeri di telefono. Da lì è nata una forte amicizia. Abbiamo iniziato a scalare sul Gran Sasso, ogni volta una nuova via. Siamo andati sul Monte Bianco. Andammo in treno, alla stazione di Latina ci accompagnò il papà di Daniele. Una bella avventura, poi per il ritorno, andammo a Torino per il treno: sbagliammo e salimmo su quello per Parigi.

Massimo Della Valle e Pietro De Santis, anche loro compagni di Daniele Nardi, hanno ripercorso altri momenti con Nardi, hanno raccontato della sua precisione e attenzione nel prepararsi e nello studiare l’itinerario.

Presenti in sala i genitori, la moglie e il piccolo Mattia. Che, nel ricevere la targa ricordo, hanno ringraziato gli organizzatori.

Poi “Verso l’Ignoto”, il documentario realizzato dal regista Federico Santini.

Enrico Di Cintio Il papà mi ha riferito che Daniele molte volte diceva una frase: Un giorno la paura bussò alla porta, il coraggio andò ad aprire ma non trovo nessuno.

foto: enrico di cintio, rassegna cinematografica valle roveto 

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