Grandes Jorasses: fine rischio seracco, aperti sentieri e rifugio Boccalatte-Piolti
Riaperto sentiero accesso al rifugio Boccalatte e area sottostoante il ghiacciaio
Grandes Jorasses: riaprono il sentiero di accesso al rifugio Boccalatte-Piolti e l’area sottostante il ghiacciaio Whymper chiusi dal settembre 2019 a causa di un aumento del rischio di crollo di una porzione di seracco.
Lo ha disposto con un’ordinanza il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi.
La relazione del servizio regionale competente – fa sapere l’amministrazione comunale – evidenzia infatti che l’approfondimento condotto dai tecnici glaciologi di Fondazione Montagna Sicura delinea una situazione al momento caratterizzata da movimenti del seracco che non ravvisano possibili crolli significativi nel breve periodo.
Il Rifugio Boccalatte – Piolti
Il rifugio Gabriele Boccalatte e Mario Piolti è un rifugio situato nel comune di Courmayeur (AO), in val Ferret, a 2803 metri sul massiccio delle Grandes Jorasses.
È intitolato a Gabriele Boccalatte e Mario Piolti, alpinisti di Torino morti sulla sud dell’Aiguille de Triolet nel 1938.
Accesso
Dal casello autostradale di Courmayeur proseguire per la Val Ferret sino a Planpincieux. Si oltrepassa il centro abitato parcheggiando nel grandissimo spiazzo a sinistra che si incontra appena dopo le ultime case. Dal parcheggio si procede verso il suo angolo di sinistra, incontrando il cartello segnavia 21 per il rifugio. Dopo 40 metri si incontra un bivio a destra che porta in una piccola strada attraverso il borghetto (freccia gialla). La mulattiera si inoltra nel bosco, oltrepassando la cappelletta di Planpincieux, diventando poi un sentiero a tornanti. La traccia continua verso le seraccate, raggiunge un canale detritico, lo supera sulla destra ed entra in un secondo canale, stando sulla sinistra e poi guadando il rio relativo. Si continua in direzione di un’evidente cascata con passi di I-II grado. Si prosegue sul costolone di destra sino ad incontrare una scala metallica che agevola la salita di un camino (comunque facile). All’uscita si continua su una dorsale morenica sino alla sommità. Si procede poi a sinistra fra i detriti in direzione delle balze su cui è visibile il rifugio. Giunti contro le placche si risale una rampa detritica a destra incontrando canaponi fissi che traversano a sinistra. Si seguono le corde sino ad un pulpito. Si sale poi a zig zag su percorso aereo sino alla terrazza sospesa sul ghiacciaio dove è posto il rifugio.
Dislivello: 1250m
Durata Andata: 3h30
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fonte: ansa