Lago di Braies: basta turismo selvaggio, arrivano le limitazioni
Lago di Braies: niente auto, più, navette con prenotazione, chiusura strada
Lago di Braies: arrivano le limitazioni. Necessarie perché nemmeno l’estate post-emergenza ferma l’assalto dei turisti che ogni anno raggiungono il lago alpino più famoso d’Italia. Il lago di Braies. Quel lago reso celebre anche dalla serie tv Rai con Terence Hill.
L’anno scorso, in estate, si registrarono 393.522 visitatori nel solo mese di agosto. Allora la Provincia autonoma di Bolzano corse ai ripari vietando il transito alle auto. Ma le visite aumentarono, del 32%. Ben 150.000 turisti utilizzarono il servizio bus.
Ora la a Giunta altoatesina ha varato un piano per garantire l’accessibilità al lago, da una parte, e limitare la possibilità di sovraffollamento. Con le misure prese dalla Provincia ci si aspetta che sul lago possano esserci circa 4.500 persone contemporaneamente, quando lo scorso anno ne sono state registrate in media 7.000.
Lo studio
Le nuove misure si basano su uno studio di sostenibilità della Fondazione Dolomiti Unesco. Studio che ha esaminato gli effetti dei flussi turistici sulla natura, la società locale e l’economia.
In questo modo, in pratica con questo andazzo, si perde fascino e unicità.
Estate 2020: le misure al lago di Braies
- Anche nell’estate 2020 sarà vietato l’accesso al lago alle auto.
- Aumentati i noleggi di bici a Braies, Villabassa e Monguelfo.
- Dal 10 luglio al 10 settembre la strada sarà aperta solamente finché tutti i parcheggi saranno occupati, e successivamente riaprirà alle 15.00 per far defluire i turisti.
- L’idea è quella di evitare il più possibile il turismo “mordi e fuggi”, che non ha ricadute sull’economia locale.
- Per gli ospiti di ristoranti e perfino per i clienti dei negozi ci sono permessi di transito disponibili su prenotazione, così come per i turisti che alloggiano in valle di Braies.
- Il bus navetta da Monguelfo a Prato Piazza è garantito, ma è necessaria la prenotazione.
UNO SCEMPIO
Gentili Signori, vorrei segnalare una situazione che sicuramente sta, anzi è sfuggita di mano ad ogni controllo, in barba a tutti gli slogan e ordinanze anti covid di cui fate un gran parlare e vanto. Faccio riferimento allo stato pietoso in cui versa il lago di Braies. Il meraviglioso lago di cui comunque conservo un bel ricordo è totalmente lasciato in balia di barbari. Reso un carnaio brulicante di gente impazzita che fa scempio di ogni basilare norma di contenimento del virus. Ad esempio. All’ingresso capeggiano due grandi affissioni che indicano il verso (antiorario) di percorrenza. Questi vengono bellamente ignorati. Il risultato è che chi come me e la mia Famiglia lo percorre correttamente viene completamente sommerso e travolto da un fiume di pecoroni che accedono dal lato palafitta. Siamo stati additatati con sgradevoli e pesanti parole da chi era convinto, a torto, di essere nel verso giusto. ZERO CONTROLLI DA PARTE DELLE AUTORITÀ COMPETENTI. COMPLETA INOSSERVANZA DELL’OBBLIGO DI INDOSSARE LE MASCHERINE E MANTENERELE DISTANZE DI SICUREZZA. NON CI SIAMO MAI SENTITI IN PERICOLO COME OGGI. UNO SCEMPIO! Ma soprattutto un rischio a cui l’amministrazione non deve sottoporre persone civili che chiedono solo che vengano rispettate le regole in un luogo che un tempo era di raro incanto e che oggi soffre enormemente questa violenza. A me brucia molto questa situazione pur non essendo del luogo a voi dovrebbe risultare intollerabile. Soprassiedo su altre situazioni che affliggono questo luogo poiché non amo infierire. Perdonate la durezza del messaggio ma è davvero un gran peccato.
Grazie per l’attenzione prestata.
Cordialità