Rifugio Gerli-Porro all’Alpe Ventina in Valmalenco, il Cai cerca un nuovo gestore
Situato a 1965 mt è circondato da vette famose ed è base di partenza di numerosi itinerari
Rifugio Gerli-Porro all’Alpe Ventina: la Sezione Cai di Milano ha avvito una ricerca finalizzata all’affidamento della gestione del proprio rifugio. Situato a 1965 m in località Alpe Ventina nel comune di Chiesa in Valmalenco (SO).
Il Rifugio Gerli-Porro
Il rifugio sorge nel cuore delle Alpi Retiche. Presso l’Alpe Ventina in Valmalenco. Una valle laterale dell’alta Valmalenco che si stacca verso Sud alle spalle dell’abitato di Chiareggio. E che nella parte superiore termina con il ghiacciaio del Ventina con il suo percorso glaciologico.
Le cime e le vie
Il rifugio, con il suo gemello rifugio Ventina, è circondato da cime famose. Tra le quali in Pizzo Rachele, il Pizzo Cassandra, Punta Kennedy, Sentinella della Vergine, Pizzo Ventina.
Ed è base di partenza per i grandi itinerari sul versante est del Monte Disgrazia.
Da qualche anno è in opera un’interessante via ferrata che risale lo spallone Nord Ovest del Torrione Porro. Che è spesso usata dalle guide locali e da gruppi Cai come itinerario propedeutico anche per i piccoli alpinisti.
Il larice millenario
Dal rifugio, inoltre si stacca un interessante percorso botanico che conduce alla piana soprastante che conta la presenza di numerosi larici pluricentenari. Tra cui un esemplare millenario.
La struttura
Nel 1992 è stata inaugurata la nuova struttura, realizzata grazie al contributo di Maria Rota Gerli, per ricordare il marito Amerigo, noto alpinista milanese. E’ unita in un corpo unico al rifugio Augusto Porro, costruito dal Cai Milano nel 1936 a ricordo del socio alpinista scomparso con la sorella Lisetta nel 1935 al Pizzo Corvatsch.
Comfort e servizi
Il rifugio è dotato di moderni comfort e servizi, come meglio descritto nel testo del bando. Il progetto di gestione richiesto dovrà contenere impegni che, a parere del candidato, riguardino azioni e investimenti. Azioni necessarie a migliorare l’accoglienza, la recettività, e la promozione del rifugio. Nel rispetto dell’etica del Cai contenuta nelle declaratorie del Bidecalogo, e in particolare al punto 11.
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Il testo del bando potrà essere scaricato dal sito sezionale cliccando qui.
Il Cai Milano esprime un grande ringraziamento alla famiglia di Marisa e Floriano Lenatti che per più di vent’anni hanno gestito il rifugio con passione, dedizione e competenza e che hanno deciso di lasciare.