Sibillini, Rifugio Zilioli: partono i lavori
Il Rifugio Zilioli, situato a 2.240 mt ai piedi del Vettore, è inagibile dal terremoto del 2016. Come sarà il nuovo Rifugio?
Bene, partono i lavori. Il Rifugio Zilioli avrà una nuova vita. Sibillini, Monte Vettore: era giusto un anno fa quando davamo notizia della presentazione del progetto per il nuovo Rifugio Zilioli (2.240 mt), dopo che la struttura era stata resa inagibile dal terremoto dell’agosto 2016.
Un progetto da circa 185.000 euro condiviso da Fondazione Carisap, Avis e Sat (Società alpinisti tridentini).
leggi anche Sibillini, sul Vettore nascerà il nuovo Rifugio Zilioli
A dar notizia dell’avvio dei lavori è il Cai Ascoli.
Ci siamo. Dopo l’assalto agostano, Re Vettore riconquista la sua quiete e una squadra di operai trentini, assieme a un bravo lattoniere piceno, salirà a realizzare il nuovo bivacco Zilioli. Dirigeranno il lavoro gli architetti progettisti Valeriano Vallesi di Ascoli Piceno e Riccardo Giacomelli di Caldonazzo (TN), usciti vincitori dalle numerose procedure burocratiche con la preziosa collaborazione del Comune di Arquata del Tronto, del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e della Soprintendenza. Dopo un’estate segnata da troppi incidenti in quota, una struttura sicura e confortevole offrirà ricovero in ogni stagione a soccorritori, escursionisti e forestali. Gli appassionati di montagna diretti al nuovo rifugio troveranno ad accoglierli sulla loro strada le comunità di Arquata del Tronto, di Montemonaco Montegallo Roccafluvione e Acquasanta Terme. Vi chiediamo di dare il vostro contributo, rispettando il lavoro disagevole in quota ed evitando di salire allo Zilioli nelle prossime settimane. Grazie alla Fondazione Carisap, all’Avis provinciale, alla SAT e ad altri donatori privati, grazie all’impegno anche gratuito di tanti amici dello Zilioli, finalmente ricostruiamo il piccolo grande rifugio dei Sibillini. Assieme, per tutti.
Il nuovo Rifugio Zilioli
Il Rifugio, stando al progetto presentato lo scorso anno, avrà acqua ed energia elettrica prodotta sia con i pannelli fotovoltaici sia con un piccolo sistema eolico. Quindi riscaldamento a pavimento. L’acqua piovana invece verrà raccolta e passerà per un sistema di purificazione.
Il nuovo rifugio sarà in legno, con i pannelli che verranno alternati all’isolamento termico necessario a quelle altitudini. L’involucro sarà in lamiera di zinco titanio, montato con l’antica tecnica della graffatura, e gli interni rigorosamente in legno.
Ricorderà nella sua sagoma le forme della casetta di pietra a doppia falda, tanto familiare agli amanti dei Sibillini.
Lo Zilioli, di proprietà della sezione Cai di Ascoli, non è soltanto un riparo occasionale per escursionisti: è una struttura che sostiene il ritorno del turismo ‘lento’. Sarà utilizzato anche dal Soccorso alpino, come base per le sue esercitazioni.