Cinque nuovi borghi si colorano con la Bandiera Arancione
Touring Club Italiano: dalla Valle d'Aosta alla Basilicata, passando da Veneto, Trentino-Alto Adige e Molise. Scopriamo i borghi...
Dalla Valle d’Aosta alla Basilicata, passando da Veneto, Trentino-Alto Adige e Molise: si arricchisce di 5 nuovi borghi tutti da scoprire la mappa delle Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano in tutta Italia.
Inserisci tra le mete dei tuoi prossimi viaggi questi luoghi speciali, dove la qualità dell’accoglienza, la sostenibilità ambientale, la tutela del patrimonio artistico e culturale si uniscono per regalare un’esperienza di viaggio autentica. Sono piccoli centri che accolgono i viaggiatori grazie a comunità ospitali che, con impegno ed entusiasmo, mantengono vive le tradizioni, tutelano il patrimonio locale e animano i territori attraverso l’organizzazione di eventi e manifestazioni.
INTROD (AO) – VALLE D’AOSTA
Comune di media montagna, ai piedi del Parco Nazionale del Gran Paradiso, ideale per trekking e gite in mountain-bike e, in inverno, per passeggiate con le ciaspole. Da non perdere il Parc Animalier d’Introd, un parco faunistico situato in Località Les Villes-Dessus all’interno del quale è possibile osservare e conoscere gli animali più caratteristici dell’ambiente alpino valdostano e una selezione di flora locale. Il Castello, del XIII secolo, nei pressi del quale si trovano il complesso dei granai, la cappella del Santo Sudario e l’Ola, costruzione molto antica e originale. Interessante e gustosa è Maison Bruil, un’antica casa rurale a funzioni concentrate diventata oggi Maison de l’alimentation, con l’obiettivo di far conoscere i prodotti tradizionali e l’evoluzione delle tecniche conservative nel corso dei secoli, con spazi per degustazioni e vendita di prodotti locali.
Da vedere sono poi la chiesa con il campanile alto 26 metri e le latterie di Plan d’Introd e Les Villes-Dessus, che ospitano rispettivamente il museo delle tecniche tradizionali della lavorazione del latte e un centro ludico/interattivo dedicato scoperta della tradizionale filiera del latte. Tra le tipicità, i vini tra i quali spicca il Pinot Gris, il pane nero cui è dedicata anche una festa e la lavorazione artigianale del legno. Anche la tradizione linguistica viene salvaguardata: oltre al francese e all’italiano, qui si parla patôis, idioma francoprovenzale comune alle tre regioni alpine ai piedi del Monte Bianco. Tra gli eventi, la Nuit Des Temps (rievocazione storica e culturale, in ottobre) e il Festival del Castello di Introd ad agosto.
VALEGGIO SUL MINCIO (VR) – VENETO
Al confine fra due regioni, Veneto e Lombardia a sud del Lago di Garda, Valeggio sul Mincio è situato nell’anfiteatro naturale delle colline moreniche che si affacciano sulla pianura padana, vicino a due splendide città d’arte, Verona e Mantova. La Valle del Mincio, che lo attraversa da nord e sud, si rivela un
paesaggio di grande suggestione naturalistica, da scoprire con passeggiate in bici o a piedi. Il paese è sovrastato dal Castello Scaligero che mantiene inalterata la sua suggestiva imponenza, mentre lungo le rive del Mincio, l’incantevole frazione di Borghetto deve il suo fascino all’armonico rapporto che storia e natura hanno conservato quasi intatto nei secoli. L’atmosfera medioevale del borgo è sottolineata dai merli ghibellini, dal campanile della chiesa di San Marco e dalle ruote degli antichi mulini. A Borghetto domina la scena il ponte Visconteo, straordinaria diga fortificata costruita nel 1393, per volere di Gian Galeazzo Visconti, Duca di Milano.
Tornando a Valeggio, da non perdere la chiesa di San Pietro in Cattedra, con l’immensa pala dell’800 di Saverio Della Rosa, il settecentesco palazzo Guarienti, in rigoroso stile neoclassico e la Villa Maffei Sigurtà. Il tesoro green del Comune è il Parco Giardino Sigurtà, con uno straordinario patrimonio naturalistico, da scoprire a piedi, in passeggiata, con golf-cart o shuttle elettrici e trenini panoramici. Il gusto viene ampiamente soddisfatto con i Tortellini di Valeggio, capolavoro della tradizione culinaria locale (con tanto di leggenda romantica annessa), i vini Custoza DOC e il Bardolino DOC e altre prelibatezze da scoprire. Ai tortellini sono legati due tra gli eventi più importanti della località: la Festa del Nodo d’Amore il terzo martedì di giugno e Tortellini e Dintorni, a settembre.
LEVICO TERME (TN) – TRENTINO-ALTO ADIGE
In Valsugana, scrigno di freschezza incastonato nel verde delle Alpi, Levico Terme colpisce per il carattere ancora immutato di città di stampo ottocentesco. È famosa per la sua innata vocazione termale: le acque arsenicali – ferruginose delle Terme di Levico e Vetriolo sono note da oltre 150 anni in tutto il mondo per le loro qualità terapeutiche e rigenerative. È il luogo ideale per fare passeggiate piacevoli e rilassanti, nel Parco Asburgico delle Terme, il più grande giardino storico della provincia, o sulle sponde del lago di Levico, tra i più caldi del sud Europa, particolarmente adatto per la pesca, le barche a remi o elettriche, le uscite in canoa e i kajak, e per le tranquille nuotate. Numerose sono poi le occasioni per chi ama il trekking e le escursioni anche in quota e per chi ama muoversi in bici, con percorsi ciclabili e tracciati anche per le MTB.
Nel centro storico è piacevole gironzolare tra le vie caratteristiche, entrando nella Parrocchiale o magari alla scoperta delle vecchie botteghe artigiane. Tra le tipicità, l’Acqua Levico, da una fonte centenaria, lo spumante Lagorai, la grappa Vettorazzi e lo squisito formaggio Vezzena. Tra gli eventi più caratteristici ci sono sicuramente i Mercatini di Natale ospitati nel parco secolare degli Asburgo (l’edizione 2020 è purtroppo annullata causa COVID) e la Fiera patronale del SS. Redentore, la 3^ domenica di luglio.
ROCCAMANDOLFI (IS) – MOLISE
Collocata in una ariosa cornice di boschi e di pianori ed immersa nella tranquillità dei monti, Roccamandolfi è un pittoresco centro montano ai piedi del massiccio del Matese, quasi al confine tra Molise e Campania. Il centro storico che si presenta pittoresco con le sue vecchie case arroccate intorno alla chiesa di San Giacomo Maggiore, sulla cui parte esterna sono state poste le quattro misure circolari fatte di pietra viva perfettamente levigata e corrispondenti alle unità di misura per granaglie ancora in uso nel paese. Il paese ha legato la sua storia, soprattutto risorgimentale, anche al fenomeno del brigantaggio, rievocato con un Centro documentazione sul brigantaggio con sistema di multiproiezione 2D-3D e con una passeggiata nel borgo con diverse “tappe” nelle vie del centro storico, tra le quali la Statua del Brigante. Dalle rovine della Rocca, che sovrasta da un colle inaccessibile l’attuale abitato, si gode di una vista mozzafiato.
Anche gli appassionati di vita all’aria aperta e natura saranno soddisfatti: numerose sono le escursioni e le passeggiate da poter fare, oltre a fantastiche grotte e cascate e alla Riserva Naturale del Torrente Callora, con la sua natura selvaggia e poco antropizzata. Per i più avventurosi si può provare il brivido del vuoto con il Ponte Tibetano, piccolo capolavoro di ingegneria e carpenteria metallica, che permette di camminare ad alta quota circondati dalle pareti rocciose. Altra caratteristica del borgo è l’abito d’epoca tradizionale di Roccamandolfi, ritenuto dagli esperti uno dei più belli d’Italia, non solo in virtù della bellezza estetica ma anche per il valore antropologico e culturale che racchiude l’abito stesso, unitamente ai copiosi monili che lo corredano. Tra i prodotti tipici, ci sono i formaggi, il miele, gli insaccati, mentre gli eventi si concentrano soprattutto nella stagione estiva.
CASTELMEZZANO (PZ) – BASILICATA
Il borgo di Castelmezzano è inserito all’interno del Parco Naturale Regionale di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, con queste ultime che gli fanno da sfondo, rendendolo davvero affascinante. Il centro storico è tipicamente medievale, un agglomerato concentrico di case con tetti a lastre di pietra arenaria incastrate in una conca rocciosa. Da non perdere la chiesa madre di Santa Maria dell’Olmo con la sua maestosa facciata in stile romanico e i ruderi del fortilizio Normanno, con la ripida gradinata scavata nella roccia che porta ad un probabile posto di vedetta, da dove era possibile sorvegliare la sottostante vallata del fiume Basento. Passeggiare per il centro è particolarmente suggestivo per la presenza delle costruzioni inserite nella roccia, per le numerose scale ripide che si aprono tra i vicoli e che invitano a salire alle vette sovrastanti e godere dei meravigliosi panorami delle Dolomiti Lucane.
Il contesto naturalistico che circonda il borgo e le tante attività organizzate per viverlo pienamente sono un altro motivo per visitare questa località: i più intrepidi possono provare il volo dell’Angelo, un cavo d’acciaio sospeso tra le vette di Castelmezzano e Pietrapertosa dove scivolare in una fantastica avventura. Gli amanti della montagna possono godere della Via Ferrata Salemm, un percorso attrezzato per scalare le Dolomiti Lucane che permette di raggiungere punti altrimenti inaccessibili. Una “passeggiata letteraria” è quella del Percorso delle 7 Pietre, un progetto che recupera un antico sentiero contadino di circa 2 km che trae ispirazione dai racconti, tramandati oralmente fra le generazioni. Tradizioni e tipicità si ritrovano anche tra le ricette più gustose come le crostole, dolce tipico che accompagna il periodo precedente alle nozze, e gli eventi, come la festa del “maggio” o “Sposalizio degli alberi”, una delle tradizioni più antiche, dal forte impatto teatrale.
Le Bandiere Arancioni
Le Bandiere Arancioni oggi sono 252 e rappresentano il 9% delle circa 3.000 candidature analizzate. In questo periodo dell’anno è possibile trovare nuove ispirazioni ed assaporare così la #stagionedeiborghi, iniziando ad esempio dall’acquisto di una tipicità enogastronomica o di un prodotto artigianale, o semplicemente scoprendo i colori e le atmosfere che in questa stagione i borghi sanno offrire, tutto su benvenuto.bandierearancioni.it.
TOURING CLUB ITALIANO
Touring Club Italiano, associazione privata non profit, con l’assegnazione di questi nuovi riconoscimenti, conferma ancora una volta il proprio impegno concreto e continuativo nel prendersi cura dell’Italia come bene comune perché sia più conosciuta, attrattiva, competitiva e accogliente e, nonostante il grave contesto di incertezza determinato dall’emergenza sanitaria, vuole concretamente contribuire alla tutela e valorizzazione dei territori, affinché – una volta superate le criticità attuali – il rilancio del nostro Paese possa partire anche dai piccoli borghi eccellenti d’Italia.
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