Anna Torretta, una roccia di donna
Alpinista, guida alpina, architetto-designer, mamma, scrittrice... Tante imprese e tante vie sulle montagne di tutto il mondo. Fervida sostenitrice di una montagna senza distinzione di genere
Anna Torretta, la grande passione per la montagna la porta dallo studiare e laurearsi in Architettura a diventare alpinista-guida alpina.
Un modello per tutti e tutte, un esempio, fervida sostenitrice della parità di genere anche in montagna. Continua a lavorare come architetto e designer, diventa due volte mamma ma trova sempre il tempo per le montagne del mondo, per le conferenze, per le scuole di formazione, per il lavoro di guida alpina, il parapendio, i suoi libri…
Insomma, una roccia di donna.
Pillole di vita
Anna Torretta è nata a Torino il 27 marzo 1971 e si è laureata nel ’98 in architettura al Politecnico di Torino con una tesi in Industrial Design, dal titolo “Bivacco fisso a quota 3500m”. E non poteva essere altrimenti.
Ha vissuto in Austria dal ’98 al 2003 (Innsbruck), poi dal 2004 si è trasferita a Courmayeur.
Atleta di arrampicata su ghiaccio, è stata, tra l’altro, pluricampionessa italiana e vicecampionessa del Mondo.
Dal 2001 al 2008 ha gareggiato in Coppa del Mondo di Arrampicata su ghiaccio classificandosi sempre tra i primi 5 atleti.
Carriera
Ha nel suo curriculum salite estreme su ghiaccio, misto, artificiale, spedizioni e solitarie… non le manca nulla.
Dalla Nord delle Grandes Jorasses per la Mc Intyre-Colton (1200 metri di ghiaccio) a El Capitan nello Yosemite e ancora in solitaria su Zodiac per 6 giorni. Sino a salire in vetta all’Ama Dablam, e lo ha fatto a modo suo, da sola, senza sherpa e compagni.
La montagna che non c’è
Vette e altre attività
Ha aperto, rigorosamente dal basso, diverse vie di arrampicata, tra i 10 e i 350m di lunghezza, tra Sardegna, Valle dell’Orco, valli del Monte Bianco e Dolomiti.
Conta due spedizioni femminili sulle montagne dell’Afghanistan, in Wakhan nel 2008 e 2010.
Esercita la professione di Guida Alpina dal 2000, ha fondato “Avventura Donna”, la prima scuola di alpinismo femminile a Innsbruck nel 2001, ha co-fondato “La Traccia”, primo centro di formazione per l’alpinismo a Torino nel 2003.
A Courmayeur lavora per la “Società Guide di Courmayeur”, prima e unica donna.
Quest’anno ha partecipato alle selezioni (4° tentativo) per Istruttore Guide Alpine. Non ce l’ha fatta, purtroppo. Sarebbe stata la prima donna in Italia, sì perché l’Italia rimane l’unico Paese europeo a non avere donne nel corpo Istruttori delle Guide Alpine UIAGM.
LE VIE APERTE
L’architetto-designer
Come architetto e designer, collabora nella fase di progetto con ditte che producono materiale alpinistico. Ha progettato molti muri di arrampicata e parchi-gioco in Germania, Austria, Inghilterra e Scozia.
Organizza stage di “Design per gli Sport Estremi” per diversi istituti superiori, primo fra questi lo IED di Torino.
I Libri
Pubblica il suo primo libro “La montagna che non c’è” (edizioni Piemme) nell’estate 2017 e continua come scrittrice, pubblicando “Whiteout”, nel 2020 (editore Hoepli).
LEGGI ANCHE Whiteout. Tre donne che vedono lontano