Everest: primavera con 534 vette e nessuno senza ossigeno
Stagione condizionata dal Covid e dalle restrizioni. 4 morti. Kami Rita 25 volte sul Tetto del mondo, Tsang Yin Hung è record di velocità femminile, Zhang Hong primo asiatico cieco in vetta
Everest: si tirano le somme sulla stagione primaverile mentre “IceFall Doctors” stanno smantellando la via sulla Cascata di Ghiaccio del Khumbu.
Si tratta di dati non definitivi, in quanto nei prossimi giorni potrebbero emergere ulteriori dettagli sulle salite.
Everest e Covid-19
Una stagione anomala, con la pandemia che ha avuto un impatto importante sul Tetto del mondo. Per le restrizioni nel Paese, per le misure al campo base, per i positivi al cb e gli evacuati.
534 in vetta
Secondo i resoconti Alan Arnette, sono almeno 534 le persone che hanno raggiunto la vetta dell’Everest. Tutti dal versante Sud. la Cina ha chiuso tutto per la pandemia, cancellando anche l’unica spedizione (cinese) con autorizzazione.
Il record nel 2019 con 662 vertici, poi nel 2018 sono stati 566, il 2013 546.
Tutti con ossigeno supplementare
4 i morti
Il record di Kami Rita Sherpa
Record di velocità femminile
E poi si è registrato il record di velocità femminile sull’Everest. A riuscirci la 45enne Tsang Yin Hung (Hong Kong). Ha impiegato 25 ore e 50 minuti dal cb alla vetta (leggi qui) abbassando di oltre 14 ore il record precedente della nepalese Phunjo Jhangmu Lama del 2018.
Primo asiatico cieco in vetta
Il cinese Zhang Hong è diventato il primo alpinista asiatico cieco in vetta all’Everest (leggi qui). 46 anni, è giunto in vetta con la sua guida, Qiang Zi, e tre sherpa, Lhakpa Sherpa, Dawa Wongchu Sherpa e Samden Bhote.
Sono cieco, ma almeno non ho paura delle altezze.
Zhang Hong non è il primo a realizzare questa impresa, altre due persone cieche sono salite in cima all’Everest: l’americano Erik Weihenmayer (2001) e l’austriaco Andy Holzer (2017).