La missione del G20: questo è il decennio dell’azione!
Arriva il rilancio comune per il clima e la transizione energetica. L'accordo tra i Paesi
G20 Clima ed Energia: dai grandi del Pianeta arriva il rilancio della missione comune per il clima e la transizione energetica con al centro le tecnologie pulite. Un accordo che vede tutti impegnati a lavorare in modo costruttivo per spianare la strada ad una COP26 di successo e per adottare una serie di risultati ambiziosi ed equilibrati, compreso finalizzare i mandati in sospeso dell’Accordo di Parigi.
Non è stato facile, alcuni punti sono stati rivisti, alcuni rinviati.
IN PRIMO PIANO
- Trovare un accordo sull’uscita del carbone dalla produzione elettrica e dai finanziamenti internazionali
- Impegno dei Paesi sviluppati di mobilitare 100 miliardi di dollari all’anno entro il 2020 e fino al 2025
- Istituzioni finanziarie internazionali invitate a mobilitare maggiori finanziamenti per il clima e a fornire nuovi strumenti per accelerare la transizione all’energia pulita
- Riconosciuto il contributo dell’energia alla produzione di gas serra e la connessione tra perdita di biodiversità e cambiamento climatico
- Tutti i Paesi riconoscono l’avvertimento della comunità scientifica globale e dichiarano che questo deve essere il decennio dell’azione
- Riconoscimento della criticità di mantenere l’incremento della temperatura entro 1,5°C
- I Paesi che ancora non hanno presentato nuovi impegni nazionali di riduzione delle emissioni lo faranno entro la COP26, con strategie per la neutralità delle emissioni
- Integrazione dei processi di bilancio e pianificazione nazionale per facilitare l’accesso ai finanziamenti per affrontare l’adattamento
- Riconosciuto un nuovo ruolo delle fonti rinnovabili nel processo di transizione energetica
- Rinnovato concetto di sicurezza energetica, delle fonti e dello stoccaggio di energia a fronte del rischio clima e degli eventi meteorologici estremi
- Garantire che le misure di ripresa post-Covid siano ottimizzate per evitare danni ambientali
- Adottato un “Piano d’azione per città intelligenti, resilienti e sostenibili” con aumento delle soluzioni basate sulla natura o approcci basati sugli ecosistemi nelle città
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