Tre morti sulle Alpi svizzere
Due alpinisti sono precipitati per diverse centinaia di metri dalla cresta Mischabel e un'escursionista è morta per ipotermia
Tre morti sulle Alpi svizzere.
Precipitati dalla cresta Mischabel
Sono precipitati per diverse centinaia di metri dalla cresta Mischabel, nel massiccio montuoso che si trova sul territorio svizzero a nord-est del Cervino e a nord-ovest del Monte Rosa. Così hanno perso la vita due alpinisti provenienti dalla Repubblica Ceca.
L’incidente si è verificato nei giorni scorsi ma i corpi sono stati recuperati solo ieri da Air Zermatti e dalla polizia cantonale di Sion. La scomparsa dei due scalatori era stata segnalata il 13 agosto, dopo che avevano lasciato il bivacco Mischabeljoch sopra Saas-Fee con l’intenzione di scalare il Täschhorn attraverso la cresta Mischabel. La Procura ha aperto un’inchiesta.
Morta per ipotermia
Un’escursionista svizzera di 74 anni, residente a Friburgo, è morta a causa dei congelamenti riportati dopo aver trascorso parecchie ore in mezzo al maltempo a oltre 2.000 metri di quota, sulle Alpi tra Francia e Svizzera.
Assieme ad una compagna era partita il giorno di Ferragosto dal villaggio di Barme per raggiungere la capanna di Susanfe.
Il giorno seguente si sono dirette al rifugio di Vogealle, in Francia, passando per il passo Sagerou (2.400 metri) ma si sono perse a causa della nebbia. Alle 15,30 hanno dato l’allarme. I soccorsi sono stati rallentati dalle condizioni meteo avverse.
Una volta raggiunta, è stata trasportata in elicottero all’ospedale di Losanna dove è deceduta poco dopo il ricovero.