Appennino, via libera al treno a idrogeno

A zero impatto ambientale nella tratta tra Terni, Rieti, L'Aquila e Sulmona. Previsti altri impianti nel Lazio, umbria e Abruzzo. Messa in esercizio nel 2027

Via libera per il treno a idrogeno, a zero impatto ambientale, nella tratta tra Terni, Rieti, L’Aquila e Sulmona, nel cuore dell’Appennino colpito dai terremoti del 2009 e del 2016, dove sta prendendo corpo in queste settimane il piano di sviluppo economico finanziato dal Fondo nazionale complementare al Pnrr.

Il progetto

Il progetto, che prevede anche la realizzazione di tre impianti in Lazio, Umbria e Abruzzo per la produzione di idrogeno “green” destinato al treno, ma anche all’alimentazione del trasporto locale ed extraurbano su gomma, fondi per la progettazione e per l’acquisto del materiale rotabile, è finanziato con 50 milioni di euro. A questi si aggiungeranno altri 59 milioni di euro dal bilancio del ministero delle Infrastrutture, per l’acquisto di nuovi treni a idrogeno, grazie all’intesa con il ministro Enrico Giovannini, che ha sostenuto il progetto, insieme a Rete ferroviaria italiana, sia per l’impatto positivo sull’ambiente, che per la riduzione dei tempi di intervento per il miglioramento della tratta, che avrebbe dovuto essere elettrificata.
Come gli altri interventi del Fondo la realizzazione del collegamento ferroviario a idrogeno, affidato a Rfi, “avrà tempi di esecuzione strettissimi, con la messa in esercizio prevista nel 2027”, fanno sapere dalla struttura commissariale.

 

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