Al via una grande campagna per ripulire l’Everest dai rifiuti

Al via una grande campagna per ripulire l’Everest dai rifiuti. L’iniziativa è nata in Spagna e coinvolge il governo nepalese e molti alpinisti, tra i quali Kilian Jornet, Simone Moro, Tamara Lunger e Alex Txikon.  Ma non solo. Hanno risposto all’appello anche professionisti di diversi settori.
Sull’Everest sono previste cinque fasi, poi si passa su altre montagne.

Per quanto riguarda l’Everest si stima abbia circa 50 tonnellate di rifiuti, più di 15.000 tonnellate di rifiuti organici e circa 200 corpi di alpinisti rimasti sulla montagna.

Le fasi del progetto

  • Misurazione dell’impatto ambientale sull’Everest, effettuando un’indagine sul campo e catalogando il volume dei rifiuti.
  • Progettazione di un Campo Base sostenibile, con un sistema igienico-sanitario che consenta una gestione più efficiente dei rifiuti.
  • Valutare l’impatto ambientale e sensibilizzare sull’importanza del rispetto dell’ambiente, coinvolgendo alpinisti e trekker.
  • Rafforzare il ruolo degli specialisti locali, in collaborazione con il governo nepalese, mediante programmi di educazione, sensibilizzazione e formazione alla gestione ambientale.
  • Pulizia dell’Everest con un team interdisciplinare di specialisti locali e internazionali.

Nel team ci saranno, come detti, anche professionisti di altri settori, come la biologa María Urieta, il geografo Alton C. Byers, la guida alpina e scrittrice nepalese Lakpa Nuru Sherpa, la direttrice di Himalayan Database Billi Bierling, l’ingegnere Guillermo de León, la giornalista e scrittrice Xiana Siccardi, la consulente finanziaria Luz Parrondo, il coordinatore nepalese Pramesh Shrestha e il coordinatore internazionale Albert Costa, e altri.

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