Jost Kobusch in solitaria al Denali: “So cosa mi aspetta, sarà dura”
Pochi giorni fa davamo notizia della nuova spedizione del giovane alpinista tedesco Jost Kobusch: Alaska per tentare il suo nuovo progetto invernale, la solitaria del Denali (6.190 mt).
Niente Everest, niente cresta NO e l’Hornbein Couloir del Tetto del Mondo quest’inverno per Kobusch. È scattato il Piano B. Sì, perché in Nepal ci era andato con la missione Everest nella testa ma poi le cose si sono complicate. Ha dovuto finunciare alla sua avventura dopo aver contratto la febbre dengue durante la fase di acclimatamento. Dopo il ricovero in un ospedale di Katmandu, il giovane alpinista tedesco non se l’è sentita di continuare, anche perché i sintomi di tale patologia si protraggono per diverso tempo.
Kobusch ha il Denali in mente già da qualche anno, nel 2019 aveva pianificato di scalarlo, ma dovette ritiarsi una volta giunto a Talkeetna a causa della chiusura del Denali National Park da parte del Governo degli Stati Uniti.
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Ora si ha qualche info in più sui suoi piani per il Denali, Kobusch ha rilasciato un’intervista a explorersweb:
Salirò la West Buttress fino al campo a 4.330 m, poi il Messner Couloir in un’unica spinta, ma sicuramente non sarà una salita veloce. Utilizzerò gli sci per ridurre il rischio di cadere in un crepaccio.
Arriverà al campo base via aerea.
Utilizzerò il Campo Base solo all’inizio e alla fine della spedizione. Sotterrerò lì provviste per 12 giorni.
Lo attendono temperature gelide che raggiungono al cb anche i -40°. E il campo base è distante dal Denali, è necessaria una lunga traversata su ghiacciaio.
È una zona davvero remota e sarò da solo. Procederò lento e in modo cauto. So cosa mi aspetta questo inverno, non sono preoccupato per il freddo. Sono sufficientemente preparato… ma so che sarà dura. La sfida più dura sarà mentale. Sarà tutta una sofferenza. Ma è un dolore purificante, quindi non vedo l’ora di affrontarlo.