A “Le Otto Montagne” il David di Donatello
Il film, tratto dal romanzo di Paolo Cognetti, fa poker: miglior film, fotografia, sceneggiatura non originale e suono
Poker del film “Le Otto montagne” dei registi belgi Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersh. È il miglior film di questa edizione, la 68/ma dei David di Donatello, al film di amicizia a grandi altezze va anche la miglior fotografia, sceneggiatura non originale e suono.
Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Cognetti con protagonisti Luca Marinelli e Alessandro Borghi. Film che è stato anche vincitore del Premio della Giuria al Festival di Cannes 2022.
Il film Le Otto Montagne
Il film, come il libro, racconta la storia di un’amicizia. Un’amicizia nata tra due bambini che, divenuti uomini, cercano di prendere le distanze dalla strada intrapresa dai loro padri, ma, per le vicissitudini e le scelte che si trovano ad affrontare, finiscono sempre per tornare sulla via di casa.
Pietro è un ragazzino di città, Bruno è l’ultimo bambino di uno sperduto villaggio di montagna. Negli anni, Bruno (Borghi) rimane fedele alle sue montagne, mentre Pietro (Marinelli) è quello che va e viene. Il loro incontro li porterà a sperimentare l’amore e la perdita, riconducendo ciascuno alle proprie origini e facendo sì che i loro destini si compiano, mentre i due scopriranno cosa significa essere amici per sempre.
Le altre statuette
Ma non finisce qui, a conquistare quattro statuette altri due film: il super favorito della vigilia Esterno notte di Marco Bellocchio che si porta a casa regia, attore protagonista (Fabrizio Gifuni), montaggio e trucco e La stranezza di Roberto Andò che vince nelle categorie: scenografia, costumi, sceneggiatura originale e produzione. Ecco, in estrema sintesi, i principali vincitori di questa edizione.
Delusione invece per Il signore delle formiche di Gianni Amelio (classe 1945 e tre David vinti) che nonostante le undici candidature non ottiene nulla. Bene invece La siccità di Paolo Virzì che ottiene il David alla miglior attrice non protagonista, Emanuela Fanelli, e agli effetti visivi e bene per L’ombra di Caravaggio di Michele Placido che porta a casa la miglior acconciatura a Desiree Corridoni e il Davide giovani. Per Il grande giorno di Massimo Venier con Aldo, Giovanni e Giacomo invece il David dello spettatore, mentre il David esordio alla regia va al coraggioso film Settembre di Giulia Louise Steigerwalt che vince anche il David miglior attrice protagonista andato a Barbara Ronchi. Tra i momenti più belli di questa edizione il David Speciale a Isabella Rossellini. Tra i ricordi di questa edizione quello dedicato ad Anna Magnani, prima con una canzone di Noemi e poi con con l’attrice che dice in un’intervista : “Certo gli attori sono egoisti, egocentrici ed esibizionisti, ma guai se non ci fossero”. E ancora tra i ricordi quello dedicato a Gina Lollobrigida con filmati tratti dai suoi film con in testa lo straordinario ‘Pane amore e fantasia’ di Luigi Comencini. Tra gli altri premi quello alla miglior canzone andato a Proiettili cantata da Elodie nel film Ti mangio il cuore, mentre il miglior documentario è Il cerchio di Sophie Chiarello. Infine, miglior film internazionale The Fabelsman di Steven Spielberg.