Piolets d’Or, la big list delle salite del 2022
Nella lista 53 ascensioni significative, tra queste anche molti italiani. Le celebrazioni a Briançon dal 14 al 16 novembre 2023
Piolets d’Or: pubblicata nei giorni scorsi sul sito dei PIolets d’Or la ‘big list’ con le 53 ascensioni più significative del 2022.
Ci sono anche salite italiane, ben 9. Si tratta di Tomas Franchini (Shaue Sar), Alessandro Baù, Leonardo Gheza e Francesco Ratti (Uli Biaho Great Spire), David Bacci, Matteo Della Bordella e Matteo de Zaiacomo (Cerro Torre), François Cazzanelli, Jerome Perruquet e Francesco Ratti (Punta Margherita), François Cazzanelli, Francesco Ratti ed Emrik Favre (Cervino/Matterhorn), François Cazzanelli, Jerome Perruquet e Stefano Stradelli (Breithorn Centrale), Simon Gietl (Catinaccio), Jonas Hainz (Catinaccio), Simon Messner (Schrammacher).
La lista è stata compilata da Lindsay Griffin (Senior Editor, American Alpine Journal), insieme a Dougald MacDonald (Redattore capo, American Alpine Journal) e Rodolphe Popier (Club Alpin Francais).
Le celebrazioni per l’Oscar dell’alpinismo si terranno, per il terzo anno consecutivo, a Briançon dal 14 al 16 novembre 2023. Una gran festa. In programma film, convegni, tavole rotonde, fiera del libro, attività varie e poi la cerimonia di premiazione al Teatro Briançon.
Le salite significative
Asia
Pakistan
– Prima salita parete nord-ovest (1.800 mt, AI5) del Karun Koh (6.977 m), Monti del Ghujerab, di Kazuya Hiraide e Kenro Nakajima (Giappone).
– Prima salita Shaue Sar (6.653 m), Hispar Muztagh, per la parete nord e la cresta nord-est (2.000 m dal CBA, 85°), di Philipp Brugger, Lukas Waldner (Austria) e Tomas Franchini (Italia).
– Prima salita Gulmit Tower (5.810 m), Batura Muztagh, per le pareti sud e ovest (couloir di 450 m, 50°, seguito da 350 m di roccia e misto), di Fabian Buhl (Germania) e Will Sim (Regno Unito). Nomination per il suo approccio innovativo al parapendio.
– Prima salita Pumari Chhish East (6.850 mt), Hispar Muztagh, attraverso la via The Crystal Ship (1.000 m, 6b, A2, M7) sulla parete sud e sulla cresta ovest, da parte di Christophe Ogier, Victor Saucède e Jérôme Sullivan (Francia).
– Prima salita di Refrigerator Off-Width (7a, A2, M5) sulla parete est Uli Biaho Great Spire (5.594 m), nel Baltoro Muztagh, da parte di Alessandro Baù, Leonardo Gheza e Francesco Ratti (Italia).
India
– Prima salita Peak Guillem Aparicio (5.700 m), valle di Shafat, per la via Txoria Txori (740 m, 7a+), da parte di Tasio Martín e Marc Toralles.
– Prima salita cima est Barnaj II (6.303 m), Zanskar, attraverso la via Seracnaphobia (1.500 m, ED, M5, AI4) sulla parete nord, da parte di Matt Glenn, Callum Johnson e Tom Seccombe (Regno Unito).
– Prima salita Phaalkan Meenar (5.602 m), Gangotri, per la via Gangotri Gambling (600 m, 6c+, M6, A0) sul pilastro sud-ovest e sulla parete sud, da parte di Ondrej Húserka e Wadim Jablosnki (Polonia).
– Prima salita Kirti Nose (4.950 m), Gangotri, per la via Between two parties (400 m, 7b, A3) sulla parete sud, da parte di Jonas Schild, Andy Schnarf e Stephan Siegrist (Svizzera).
– Seconda salita della parete ovest del Changabang (6.864 m), Garhwal, da parte di Daneil Joll (Nuova Zelanda), Kim Ladiges e Matt Scholes (Australia) per una variante della linea Boardman-Tasker (1.300 m, 5.10, C1/C2, M5, WI4).
Nepal
– Prima salita Peak 6192 m, Lamtang Himal, attraverso la parete ovest (650 m, TD+, M4, WI5+, 90º), da parte di Esteban Mena, Joshua Jarrin (Ecuador) e Roberto Morales (Colombia).
– Prima salita Jugal Spire (6.563 m), nello Jugal Himal, per la via The Phantom Line (1.300 m, ED) sulla parete nord, di Tim Miller e Paul Ramsden (Regno Unito).
– Prima salita di una via parzialmente nuova (1.400 m, WI4, M5) al Dolma Kang (6.332 m), Rolwaling Himal, di Pep Roig e Tomeu Rubí (Spagna).
– Prima salita parete ovest e della cresta sud-ovest del Tengi Ragi Tau Southeast (o Phamlahaka, 6.141 m), Rolwaling Himal, per la via Screaming Barfies (1.100 m, UIAA V, AI5, 90º), da parte di Bor Levičnik, Žiga Oražem e Matija Volontar (Slovenia).
– Prima salita parete nord-est del Kang Karpo (o Ripimo Shar, 6.646 m), Rolwaling Himal, per la via Tiny changes (1.200 m, TD+, M5, AI4), da parte di Ethan Berman e Maarten van Haeren (Canada).
– Prima salita parete nord-ovest (900 m, M5, AI4) del Kangshung Nup (6.043 m) nel Mahalangur Himal da parte di Takashi Tani e Toshiyuki Yamada (Giappone).
– Prima salita Chumbu (6.859 m) nel Mahalangur Himal per la via The last flight of the falcon ( (1.150 mt, TD+) sulla parete ovest di Jaroslav Bánský, Radoslav Groh, Petr Kejklíček e Zdeněk Hák (Repubblica Ceca).
Sichuan
– Prima salita Judgement (1.500 m, M6, WI5) sulla parete ovest del Jiazi (6.540 m) nel Daxue Shan, di Chen Junchu e Liu Junfu (Cina).
Kyrgyzstan
– Prima salita diretta della parete nord (1.500 m, ED2 misto, un tiro A3, 90° ghiaccio) del Pik Koroleva(5.815 m) nel West Kokshaal-too di Ratmir Mukhametzyanov, Nadzhda Oleneva e Alexander Parfenov (Russia).
– Prima salita di Dry Ice Queen (21 tiri, M9, WI6+) sulla parete est cresta orientale del Kyzyl Asker, West Kokshaal-too, di Juraj Švingál e Marek Radovský (Slovacchia).
– Apertura di Chumba e Racoon (800 m, 6A russo, 6b, A3 ghiaccio/misto) sulla parete nord del Free Korea Peak (4.740 m), nell’Archa Wing, di Dmitry e Svetlana Pavlenko (Kirghizistan/Russia).
America del Nord
Groenlandia
– Apertura della via Sea Barge Circus (900 m, 5.11+) e prima ascensione della scogliera a nord del Qaersorssuaq (o Agparssuit), in Groenlandia occidentale, da parte di Jacob Cook (Regno Unito/Canada), Zack Goldberg-Poch, Bronwyn Hodgins, Jaron Pham, Kelsey Watts (Canada) e Angela Vanwiemeersch (Stati Uniti).
– Prima ascensione di Ikinngut Toquukut Qimagunnikoq (1.000 m, 6c/+) sulla est del Tininnertuup IV (1.725 m), nel Tasermiut Fjord della Groenlandia meridionale, da parte di Fabian Hagenauer e Thomas März (Germania), i quali hanno anche effettuato la prima salita diretta della cresta nord-est (900 m, 6c) del Hermelnbjerg (1.912 m).
– Prima salita Ingmikortilaq (1.150 m Pool Wall), Renland, per lo spigolo nord-est (5.11- X), da parte di Hazel Findlay (Regno Unito) e Alex Honnold (Stati Uniti), che hanno anche effettuato la prima ascensione del Pool Wall con Aldo Kane e Mikey Schaefer.
– Prima salita via Sedna (780 m, 7b+, A1) sul versante est della Northern Sun Spire (1.527 m), in Renland, di Capucine Cotteaux (Francia), Caro North (Svizzera) e Nadia Royo (Spagna).
Alaska
– Prima salita di The Shaft of the Abyss (1.200 m, M5, A0, AI5, 90º neve) sulla parete est del Golgotha (2.725 m), Revelation Mountains, di Clint Helander (Stati Uniti) e Andres Marin ( Colombia/Stati Uniti).
– Prima salita Techno terror (1.100 m, M7+ R, A0, AI6) sulla parete ovest del Pyramid Peak (2.613 m), Revelation Mountains, di Matt Cornell e Jackson Marvell (Stati Uniti).
– Prima salita The pace of comfort (950 m, 5.10 A3+, M6, 70º) sulla parete nord-ovest del Kichatna Spire (2.739 m), Kichatna, da David Allfrey, Whit Magro e Graham Zimmerman (Stati Uniti) .
– Prima salita Thunderstruck (1.200 m, A3+, 6c) sul pilastro est della Kichatna Spire (2.739 m), nella Kichatna Range, da parte di Mark Thomas e Mike Turner (Regno Unito).
– Prima ascensione pilastro ovest-sudovest del Mt. Hunter o Begguya (4.442 m), nella catena montuosa dell’Alaska centrale, per la via Full Moon Fever (1.800 m fino alla vetta sud, M7, AI4, A1) con traversata fino alla vetta principale, entro agosto di Franzen e Clint Helander (Stati Uniti).
Canada
– Apertura della variante MikroKozmik Varations (1.062 m, M5, A4+) sul Polar Sun Arm dell’Isola di Baffin da parte di Marek Raganowicz (Polonia) in solitaria.
– Prima salita del pilastro nord-ovest (1.200 m, 5.11-) del Mount Temple (3.543 m), Montagne Rocciose canadesi, da parte di Ryan Richardson e Dane Steadman (USA) in giornata.
– Prima salita della parete nord-est (900 m, 5.10-) dell’Oubliette Mountain (3.070 m), Montagne Rocciose Canadesi, seguita dalla Ramparts Traverse del Parapet Peak (3.031 m) e dalla prima salita della cresta nord (315 m, TD-, 5.6) del Bennington Peak (3.260 m), da parte di Shep Howett e Sam Wall (Canada).
Sud America
Perù
– Prima salita della parete est dello Hualcan (6.122 m), nella Cordillera Blanca, per la via Fango Fiesta (1.150 m, ED, M5, 60-85º), da parte di Andrej Jež, Anja Petek (Slovenia) e Aritza Monasterio (Spagna/Perù).
– Prima salita della parete sud-ovest del Pumahuacanca (5.563 m), nella Cordillera Blanca, per la via One Push (1.000 m, UIAAA V, M7, 85º), di Iker Pou, Eneko Pou (Spagna) e Micher Quito (Perù).
– Prima salita di Mushroom Kingdom (1.000 m, M7, AI5+, 90º) sullo sperone sud-sud-est del Jirishanca (6.125 m), Huayhuash, da parte di Alex Berg e Quentin Roberts (Canada).
– Libera e prima salita della cima di Suerte integral (1.100 m, 5.13a, M7, WI6+) sulla parete sud-est e sullo sperone est del Jirishanca (6.125 m), Huayhuash, di Vince Anderson e Josh Wharton (USA).
– Prima salita parete est del Siula Grande (6.344 m), Huayhuash, per la via Ànima de corall (1.100 m, 7b, A3, M6, AI5), da parte di Bru Busom e Marc Toralles (Spagna).
Argentina e Cile
– Prima salita di Brothers in arms (1.200 m, 7a, A2, C1, 90º) sulla parete est e sulla parete nord del Cerro Torre (3.128 m), nel massiccio del Chaltén, da parte di David Bacci, Matteo Della Bordella e Matteo de Zaiacomo (Italia).
– Prima salita del Cuerno Este del Paine (2.000 m), nelle Torri del Paine, attraverso Vacaciones metamórficas (600 m, 5.11-) sulla parete nord, di Pepo Jurado (Ecuador), Romano Marcotti (Cile) e Sebastián Pelletti (Australia).
– Prima salita della parete nord del Cerro Catedral (2.168 m), nelle Torri del Paine, per la via Dos Hermanos (800 m, 5.11+, A0), da parte di Cristóbal e Juan Señoret (Cile).
– Traversata completa da ovest a est del Groupo La Paz (quattro cime principali), nella Cordigliera del Riesco, per la via Ayeyama Wesqar (1.000 m, 5.11-), di Antar Machado, Hernán Rodríguez (Cile) e Sebastián Pelletti (Australia).
Oceania
Nuova Zelanda
– Prima salita parete sud-est del Mount Madeline (2.536 m), Darrans, per la via Silver Lining (1.100 m, WI5, M4, A1), da parte di Rauri Macfarlane (Nuova Zelanda) in solitaria invernale.
Europa
Norvegia
– Prima salita Entropi (1.000 m, 5b, WI5+, M6 R) parete nord-ovest del Blokktinden (1.065 m), di Eivind Jacobsen (Norvegia) e Juho Knuuttila (Finlandia).
Alpi occidentali
– Prima salita invernale in solitaria di Rolling Stones (1.200 m, ED3) parete nord delle Grandes Jorasses, di Charles Dubouloz (Francia).
– Prima salita femminile della Phantom Wall nelle Grandes Jorasses, di Fay Manners (Regno Unito) e Line van den Berg (Paesi Bassi).
– Prima salita del Triplo Zero (600 m, AI4+, M7) sulla parete est della Cresta Albertini di Punta Margherita, Grandes Murailles, di François Cazzanelli, Jerome Perruquet e Francesco Ratti (Italia).
– Prima salita invernale e seconda salita integrale di Padre Pio, Echelle vers le ciel (1.300 m, 7b, 6c obl) sulla parete sud del Cervino/Matterhorn, di François Cazzanelli, Francesco Ratti ed Emrik Favre (Italia).
– Apertura di Essere o non essere (550 m, AI5, M7, 85°) Breithorn Centrale (4.159 m), di François Cazzanelli, Jerome Perruquet e Stefano Stradelli.
– Prima salita invernale in stile alpino della Via Harlin (1.800 m, ED3/4) sulla parete nord dell’Eiger, da parte di Léo Billon, Sébastien Ratel e Benjamin Védrines (Francia), che hanno anche effettuato una salita quasi in libera della Directe de l’amitié alle Grandes Jorasses e la prima salita in giornata della Cerruti-Gogna sul Naso di Zmutt del Cervino.
Alpi Orientali – Dolomiti
– Prima traversata completa della cresta principale del Catinaccio (otto cime, 17 km, 5.000 mt d+ fino al VI) in solitaria invernale, ad opera di Simon Gietl (Italia).
– Prima salita integrale in solitaria di Moulin Rouge (385 m, 7b+) nella Roda di Vaèl, Catinaccio, di Jonas Hainz (Italia).
Alpi Orientali – Austria – Zillertal
– Apertura Goodbye Innsbrooklyn (800 m, drytooling nella metà inferiore e VIII- nella metà superiore) sulla parete nord-ovest dello Schrammacher (3.410 m), di Martin Sieberer (Austria) e Simon Messner (Italia).