Due morti sull’Aconcagua
La stagione alpinistica è appena iniziata sull’Aconcagua, ma questi ultimi giorni sono già stati complicati. Il 3 gennaio, un cliente del Seven Summits Club, il 30enne Andrey Minaev è morto nella sua tenda al campo base. Quando la guida è andato a svegliarlo lo ha ritorvato priva di vita. L’alpinista russo non aveva mostrato segni di problemi di salute la sera prima. La causa esatta della sua morte resta sconosciuta al momento.
Solo pochi giorni prima, il 30 dicembre, un cliente statunitense è morto sulla via di discesa. Raul Alexander Tartera, anch’egli 30 anni, ha accusato un malore vicino a La Cueva. La guida ha tentato di rianimarlo ma non c’è stato nulla da fare.
Giorni difficili
Quest’anno ci sono tanti alpinisti sull’Aconcagua. Tuttavia, ci sono state solo alcune brevi finestre meteorologiche. Il maltempo con basse temperature e venti forti ha reso difficili le salite.
Negli ultimi giorni, i soccorritori hanno effettuato diversi salvataggi. Un alpinista messicano ha mostrato gli inizi del mal di montagna intorno a Plaza Colera. Con il passare delle ore, le sue condizioni sono peggiorate, poi piano piano si è ripreso.
Il 1 gennaio, anche un alpinista francese e la sua guida argentina hano dovuto chiamare i soccorsi a circa 6.800 metri. Il francese aveva segni di mal di montagna, stanchezza e disidratazione, la sua guida aveva sintomi simili e problemi alla vista a causa della neve. Un elicottero ha evacuato entrambi.