Denis Urubko in un crepaccio. Spedizione finita al GI
AGGIORNAMENTO 28/01/24
Il problema ora è il congelamento ad una mano. La spedizione è finita. Denis scenderà a Skardu tra 1/2 giorni per fare ricevere mediche.
AGGIORNAMENTO 23/01/24
Denis Urubko è uno che non perde tempo. Raggiunto il campo base si è subito messo al lavoro sulla montagna. Comunica mediante brevi messaggi inviati con un dispositivo satellitare.
Racconta che ha aperto una traccia in 30-80 cm di neve, con una variante breve sino all’ingresso della cascata di ghiaccio a 5150 metri. Una salita lenta, dice. Poi hanno lasciato deposito. Rimarca il fatto che Hassan è un buon partner. Risultato odierno: toccato quota 5.400 metri, hanno quasi toccato il plateau. Dopo la faticaccia sono scesi al campo base.
E oggi si riparte.
Spero domani (oggi, ndr) di allestire Campo 1.
Oggi Urubko arriverà al campo base del Gasherbrum I. Quasi ultimato il trekking di avvicinamento all’Ottomila. Ieri era al campo militare di Shama, come fa egli stesso sapere sui suoi canali social.
Le cose sono andate tranquille, o quasi. Alcuni portatori si sono ammalati, ma la la via era buona.
Il trekking di avvicinamento
Urubko e il suo team (tra cui 15 portatori) hanno lasciato Skardu il 12 gennaio scorso, dopo alcuni giorni di acclimatamento sulle montagne nei dintorni della città, poi si sono diretti verso Askole e da qui è iniziato il trekking per il cb del Gasherbrum I. Ovvero il sentiero per la valle del Braldu e poi sul ghiacciaio del Baltoro sino a Concordia. Poi ancora il Campo Koburtse, Urdukas, Goro II.
L’intenzione di Urubko è di attaccare la vetta partendo dal Couloir dei Giapponesi – come ha detto in un’intervista rilasciata a Desnivel. In caso di situazione difficili (valanghe, crepacci, bufere) ha in programma due varianti. Tutto da valutare una volta arrivato lì e dopo che avrà visto con i propri occhi…
La spedizione
Durante l’avvicinamento, sino a circa 6.500 metri, sarà accompagnato dall’alpinista pakistano Hassan Shigri. Poi continuerà la salita in solitaria.
Urubko racconta che nessuno degli alpinisti europei, asiatici e americani ha accettato. Così ha chiesto al proprietario dell’agenzia che organizza la spedizione di incontrare gli alpinisti locali a Skardu: uno di questi, appunto Hassan Shigri, ha accettato. Verrà pagato per accompagnare Urubko sino a 6.500 metri, fornendogli attrezzatura e abbigliamento.
Hassan non lavorerà come portatore per me, e non sarà coinvolto in nulla di estremamente difficile o rischioso. Ho solo bisogno della sua assistenza. Lo proteggerò il più possibile. La mia intenzione è che l’attività ad alto rischio sia riservata solo a me sulla montagna…
Gli Ottomila di Urubko
Ha all’attivo due prime ascensioni sugli Ottomila: il Makalu nel 2009 con Simone Moro e il Gasherbrum II nel 2011 con Simone Moro e Cory Richards.
Il GI è una montagna che già conosce, nel 2001 è stato in vetta e di nuovo la scorsa estate (2023) con Pipi Cardel con l’intento di aprire una nuova via ma hanno dovuto ritirarsi a causa del maltempo. I due sono comunque saliti per la Normale. La salita ha avuto un sapore particolare per Urubko: è diventata la persona che ha raggiunto più cime di 8.000 metri senza l’aiuto di ossigeno supplementare; con quella salita è salito a 27, superando Juanito Oiarzabal che è a 26.
Prima invernale?
Il G1 o Hidden Peak è stato scalato una sola volta in invernale. Era il 9 marzo 2012, quando i polacchi Adam Bielecki e Janusz Golab riuscirono a raggiungere la vetta lungo il percorso normale. C’è da dire che nessuno è salito in vetta al Gasherbrum I prima del 28 febbraio, data in cui finisce l’inverno meteorologico che i puristi considerano la vera fine dell’inverno. Tra i puristi vi è anche Urubko.