Everest, gli alpinisti dovranno portare i propri escrementi al campo base
È quanto deciso per risolvere il problema sul Tetto del mondo: gli scalatori dovranno acquistare speciali sacchetti al campo base prima di partire per la vetta
D’ora in poi tutti gli alpinisti che intendono raggiungere la vetta dell’Everest dovranno riportare al campo base gli escrementi fatti nella parte più alta della montagna. È quanto ha deciso la municipalità rurale di Khumbu Pasanglhamu, lato nepalese dell’Everest.
Everest: problema cacca e non solo!
In montagna si trova di tutto: tende, bombole di ossigeno, attrezzatura alpinistica; anche cadaveri!
Pensate, ogni anno migliaia di persone che vivono per due mesi il campo base della parete sud dell’Everest producono circa 12.000 kg di rifiuti umani solidi.
Questo degli escrementi è un problema serio, data l’elevata altitudine e le basse temperature, non si decompongono completamente con conseguenti problemi.
Ora si è deciso che ogni scalatore che vuole salire sulla vetta dovrà acquistare alcuni sacchetti speciali al campo base.
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Qui, al campo base, sono state predisposte latrine apposite, le quali vengono svuotate regolarmente. Alcuni anni fa è stato progettato anche un progetto a biomasse.
Parliamo di una “città” ad alta quota, nei periodi di maggiore afflusso al cb dell’Everest “risiedono” migliaia di persone. Nei quattro campi avanzati non esistono strutture per tali fabbisogni.
Viene scavata una buca nella neve e nel ghiaccio. Il problema maggiore? Quando la neve si scioglie gli escrementi vengono portati verso valle e ciò è origine di malattie per le persone che attingono acqua dai fiumi. Insomma, tali escrementi vanno ad inquinare falde acquifere e sono una minaccia per l’ambiente e la salute pubblica delle comunità locali.