Alpi Apuane, appello ambientalisti per il Piano integrato del Parco regionale
Rivolto al presidente della Regione, all’assessora all’Ambiente e alla presidente della IV Commissione, è stato sottoscritto Arci, Cai, Italia Nostra, Legambiente e Wwf
L’appello rivolto al presidente della Regione Toscana, all’assessora all’Ambiente e al presidente della IV Commissione del Consiglio regionale per chiedere una rapida adozione del Piano integrato del Parco regionale delle Alpi Apuane.
A sottoscriverlo, il presidente di Arci Toscana Simone Ferretti, il presidente del Cai Toscana Giancarlo Tellini, la presidente di Italia Nostra Toscana Giuliana Ficini, il presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza e il delegato del Wwf Toscana Guido Scoccianti.
Il testo integrale
Egregi/e, scriviamo questo appello per porre alla Vostra attenzione l’urgenza dell’approvazione del Piano Integrato del Parco Regionale delle Alpi Apuane (PIP), quale strumento fondamentale per una svolta positiva nella pianificazione del territorio e la tutela del Parco.
Le associazioni firmatarie hanno seguito le articolate fasi di costruzione del PIP – ora all’esame della IV Commissione del Consiglio Regionale per le procedure istruttorie che porteranno alla sua adozione – e convengono tutte sulla necessità di addivenire quanto prima all’approvazione definitiva e alla vigenza dei dispositivi di Piano. L’attuale testo del PIP, infatti, pur essendo distante da quello che a nostro avviso sarebbe uno standard ottimale di salvaguardia del fragile ecosistema apuano, garantirebbe almeno delle tutele migliorative rispetto al Piano vigente, introducendo in particolare alcuni dispositivi, quali:
– Superamento della sovrapposizione tra Aree Contigue di Cava (ACC) e Siti Natura 2000 (ZSC/ZPS), che individuano porzioni di territorio da sottoporre a particolare tutela per la loro unicità e peculiarità (ecologica, biotica, paesaggistica).
– Riduzione del 56% delle aree contigue di cava (ACC) intercluse nel Parco, attualmente a nostro avviso del tutto sovradimensionate.
– Graduale dismissione di alcuni siti estrattivi, oggi classificati come ACC.
– Realizzazione e sviluppo delle Zone di promozione economica e sociale, interne ai confini del Parco e coincidenti coi più caratteristici borghi montani, a sostegno di quelle attività e di quelle economie che rappresentano già una valida alternativa all’estrazione.
Ebbene, un ulteriore rinvio dell’adozione vanificherebbe un lungo percorso di pianificazione territoriale che, sia pur perfettibile, prevede tuttavia innovative previsioni di Piano, che resterebbero solo “sulla carta” fino alla sua definitiva approvazione. Questa dilazione dei tempi di vigenza vedrebbe, altresì, vanificate anche le disposizioni transitorie (PABE non ancora autorizzati o addirittura nuovi progetti di coltivazione) con grave compromissione dell’impianto di Piano e, di conseguenza, dell’efficacia stessa della tutela dispiegata nell’immediato sul territorio del Parco.
Tutto ciò visto e considerato, le sottoscritte Associazioni chiedono alla Regione Toscana di adottare l’attuale proposta di Piano Integrato del Parco Regionale delle Alpi Apuane (e – beninteso – anche degli altri parchi del sistema regionale) con la massima celerità, preservandone le importanti innovazioni che propone.