L’archivio Jerzy Kukuczka nella “memoria mondiale” Unesco

Jerzy Kukuczka: l’UNESCO ha incluso nella lista della “memoria mondiale” il fondo archivistico gestito dalla Fondazione Wielki Człowiek intitolato L’eredità di Jerzy Kukuczka. Parliamo di una documentazione fotografica delle spedizioni in alta montagna. Ma non solo. L’elenco comprende anche i documenti e le collezioni, itenute preziose per il patrimonio culturale e la tradizione polacca. Se ciò è stato ossibile, è grazie al figlio Wojtek e alla moglie Cecylia, che hanno negli anni curato personalmente tanto l’archivio quanto il museo.

Il patrimonio fotografico di Kukuczka sarà incluso nella lista dell’Unesco con una cerimonia ufficiale di assegnazione del riconoscimento. L’evento si terrà il 26 giugno presso il palazzo del governo polacco alla presenza delle massime autorità.

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Kukuczka in Polonia è un eroe, a lui sono state dedicate una decina di scuole e monumenti, il museo è visitato ogni anno da migliaia di persone.

Jerzy Kukuczka

Se si volesse paragonare gli alpinisti polacchi con gli occidentali bisognerebbe prendere come esempio le automobili di loro produzioni, perfette, ma su strade perfette.
Quelle polacche sono rozze, brutte, antieconomiche ma resistono molto di più di un fuoristrada, e possono sostituire anche un carro armato. Le loro sono eccezionali, quando è bel tempo, quando la via è spianata, quando c’è tranquillità e non c’è rischio.
Allora distanziano tutti, ma devono avere le condizioni adeguate. Quando la strada cambia, cedono molto velocemente.

Ha scalato tutti i 14 Ottomila dopo Messner ma lo ha fatto in minor tempo. 3 prime invernali (più una, facente parte della stessa spedizione, in vetta dopo qualche giorno). Ha aperto tantissime vie in Himalaya, alcune ancora inviolate.
In Polonia aveva creato una scuola di alpinismo. Lì dove lo chiamavano Ulisse. Impiegato elettrotecnico all’ente minerario di Katowice, era padre di due bambini. Kukuczka non era uno sportivissimo nella vita quotidiana (fumava, beveva vino e amava il buon cibo), ma rigoroso durante le spedizioni. Jerzy, in italiano Giorgio, amava la musica jazz. Durante le spedizioni portava con sé sempre le sue cassette. Diceva che la musica lo avvicinava di più alla montagna; amava Chopin e Bach…

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