Chaukhmaba III, Fay Manners e Michelle Dvorak sono salve

Brutta avventura per le due alpiniste: a 6500 metri hanno perso il borsone con attrezzatura, abbigliamento e cibo. Evacuate grazie all'intervento di 4 alpinisti francesi

Salve le alpiniste Fay Manners (Regno Unito) e Michelle Dvorak (USA) evacuate dal Chaukhmaba III (6.974 m). Nel Garhwal Himalaya (India). Ma se la son vista brutta. E tutto per aver perso la borsa con l’attrezzatura.

Le due sono rimaste bloccate per 2 giorni a 6.500 metri di quota. Raggiunte poi da una squadra di soccorso formata da 4 alpinisti francesi del Groupe Militaire de Haute Montagne di Chamonix. Le hanno aiutate a scendere e poi sono state evacuate in elicottero.

Manners e Dvorak avevano il permesso per tentare l’inviolato Chaukhamba III. La via scelta era il contrafforte sud-est. Giunte sul posto il 27 settembre hanno lasciato il campo base sul ghiacciaio Satopanth. Per cinque giorni hanno scalato rocce di granito con difficoltà fino a 7a+.

Poi l’imprevedibile, come raccontano in un post…

Venerdì 27 settembre, Michelle ed io abbiamo lasciato il nostro Basecamp sul ghiacciaio Satopanth per tentare Chaukhama III attraverso il suo contraffonde SE mai scalato. 
Per i 5 giorni successivi abbiamo scalato su terreni ripidi e complessi crepacci, abbiamo scalato rocce granitiche con difficoltà fino a 7a+, poi su ghiaccio e terreni misti, dormito nei bivy su dei cornicioni  veramente precari…
Mercoledì 2 ottobre abbiamo avuto la sfortuna di aver perso una borsa durante il trasporto che conteneva la maggior parte delle nostre attrezzature chiave di sicurezza… la nostra tenda e la nostra stufa, i miei pantaloni, i ramponi e le asce di ghiaccio. Avevamo raggiunto i 6.400m e ci eravamo sentiti come se avessimo attraversato le maggiori difficoltà della salita. Eravamo devastati dal fatto che questo significasse la fine del nostro tentativo dopo tanti sforzi e sapevamo che avremmo dovuto affrontare questo dramma in uno stato già esausto.
Sabato 5 siamo tornati al sicuro dopo 72 ore, scendendo con cura tra white out e tempeste di neve, con pochissimo sonno, cibo o acqua, per essere aiutati dai nostri amici Chamonix e presi dall’aeronautica indiana“.

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