Arriva la neve sul Monte Fuji. Con un mese di ritardo

Da quando vi è un registro, ovvero dal 1894, la coltre bianca ha coperto il vulcano sempre nel mese di ottobre

Finalmente la neve sul Monte Fuji. E arriva con un mesetto di ritardo sulle medie stagionali. Il cappello del vulcano ora si è tinto di bianco. Ed è da anni che non si registrata un ritardo del genere, da quando vi è un registro, ovvero dal 1894.
Normalmente, la prima neve arriva nei primi giorni di ottobre. Le cause? Per gli esperti vanno ricercate nelle elevate temperature dell’estate giapponese, poi proseguite nei mesi di settembre e ottobre.
Questo record supera quello del 1955 e del 2016, quando la prima neve giunse a fine ottobre. L’estate del 2024 è stata una delle più calde mai registrate in Giappone, con temperature tra giugno e agosto superiori di quasi 1,8 gradi centigradi rispetto alla media.

Il Monte Fuji

Il Fuji (富士山?, Fuji-san) è un vulcano alto 3776 mt, ed è la montagna più alta del Giappone. Una vetta iconica, tra le più belle della Terra per la sua forma piramidale.
Il Fuji è considerato una delle “tre montagne sacre” del Paese insieme al monte Tate e al monte Haku, a tal punto che gli shintoisti considerano doveroso almeno un pellegrinaggio sulle sue pendici nella vita.

Il Fuji

Con la sua cima innevata per dieci mesi all’anno è uno dei simboli del Giappone, luogo speciale di bellezza paesaggistica e uno dei siti storici del Giappone, nonché patrimonio mondiale come sito culturale (l’UNESCO riconosce venticinque siti di interesse culturale all’interno del monte Fuji).
Si trova al confine tra le prefetture di Shizuoka e Yamanashi, vicino alla costa sull’oceano Pacifico dell’isola di Honshū, tra Hamamatsu e Tokyo, da cui dista 100 km  e da dove è visibile quando il cielo è limpido. Alle sue pendici sorgono le tre cittadine di Gotemba a est, Fujiyoshidaa nord e Fujinomiya a sud-est, oltre alla pianura di Kantō, la più grande zona pianeggiante del paese nipponico. È circondato da cinque laghi: il lago Kawaguchi, il lago Yamanaka, il lago Sai, il lago Motosu e il lago Shōji.
L’area della montagna è compresa nel territorio del parco nazionale Fuji-Hakone-Izu, raggiungibile dalle cittadine vicine con l’autobus e da Tokyo con la linea shinkansen.

Un vulcano

L’origine del Fuji è strettamente legata all’attività vulcanica. Secondo la tradizione popolare la montagna si formò in seguito a un terremoto avvenuto nel 286 a.C., ma in realtà esso è classificabile come uno stratovulcano e la sua forma conica regolar  e quasi simmetrica è la conseguenza della sovrapposizione di vari strati di lava solidificata e ceneri vulcaniche. I vulcanologi hanno infatti appurato che l’attuale Fuji è il risultato di quattro distinte fasi nell’attività vulcanica che ne hanno caratterizzato forma e struttura. La prima, chiamata Sen-komitake, è caratterizzata da un nucleo di andesite recentemente scoperto nella sua parte più interna. La seconda, detta del Komitake Fuji, è uno strato di basalto formatosi diverse decine di migliaia di anni fa. Circa 100 000 anni fa si formò quindi lo Hurui Fuji sulla cima del Komitake Fuji. L’attuale Fuji, Shin Fuji, si ritiene si sia formato intorno ai 10 000 anni fa sulla cima del vecchio monte.

Salita al Monte Fuji

In tanti ogni anno arrivano in vetta al Fuji. Ancora di più alle stazioni alla base (il 90% dei turisti). Ogni anno sono circa 300mila gli escursionisti che raggiungono i 3776 metri del Monte Fuji. Il Governo giapponese ha pensato a varie soluzioni per arginare il sovraffollamento turistico.
La salita è facile, non comporta alcuna difficoltà tecnica, solo un buon livello di allenamento fisica. Il periodo consigliato è tra la metà di giugno e la fine di agosto. Le strutture ricettive sono aperte solo da luglio a metà settembre circa.
Sono quattro i sentieri principali per la vetta, più o meno tutti di eguale difficoltà.

  • Il più frequentato è il sentiero Yoshida (versante Prefettura di Yamanashi), ed è facilmente raggiungibile con autobus da Tokyo (circa 2 ore). Qui ci sono la maggior parte dei rifugi, attenzione alla tanta gente e quindi calcolate bene i tempi. Durata: salita circa 6 ore, discesa circa 3.
  • Il sentiero Fujinomiya è più ripido ed anche tecnico, richiede circa 5 ore per la salita e 2 ore e mezza per la discesa.
  • Il sentiero Subashiri, sul versante orientale, è quello meno affollato.
  • Il sentiero Gotemba è il più lungo. Durata: circa 7 le ore per la salita

Curiosità sul Fuji

    • Fino al 1868 il Monte Fuji era vietato alle donne, la dea del fuoco che dimorava sulla cima, era gelosa di qualunque altra donna.
    • È raffigurato sulla banconota da 1000 yen.
    • Dal 2008 sulle targhe automobilistiche di alcuni distretti.
    • Negli anni Sessanta ci fu un progetto di realizzare un tunnel sul lato sud-ovest e una funivia che avebbe permesso di raggiungere la vetta in 13 minuti. Il progetto fu abbandonato dopo le proteste degli ambientalisti.
    • Nei romanzi, luogo di suicidi.
    • La cima del Fuji non si trova in nessuna Prefettura del Giappone.

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