Ottavia Piana è fuori dalla grotta Bueno Fonteno

Portata fuori dalla grotta alle 2:59 di questa notte la speleologa Ottavia Piana, bloccata a seguito di una caduta nell’Abisso Bueno Fonteno, nel bergamasco, da sabato pomeriggio.

Ottavia Piana è salva

Lo ha annunciato il Soccorso alpino. Nell’ultimo tratto i soccorritori hanno potuto accelerare il passo, anche su suggerimento dei sanitari che dovranno ora valutare con attenzione le sue condizioni di salute.
La donna di 32 anni avrebbe riportato traumi alle vertebre e alle costole, fratture alle ossa facciali e a un ginocchio. E’ stata immediatamente trasferita in elicottero all’ospedale di Bergamo.

Bueno Fonteno: i soccorsi

Per le operazioni di soccorso sono stati impegnati 159 tecnici del Cnsas, che hanno formato 7 squadre di soccorso: alcune dedicate al trasporto della barella, altre ad anticiparne il passaggio provvedendo a disostruire dei tratti problematici anche con l’utilizzo di piccole cariche esplosive. I tecnici sono giunti da Lombardia, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Liguria, Marche, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Toscana, Umbria e Veneto, Sardegna. Le comunicazioni tra l’esterno e l’interno della grotta sono state effettuate da un cavo telefonico che i soccorritori hanno posizionato lungo tutto il percorso delle operazioni di soccorso.

CNSAS Determinante è stata la sinergia tra le varie squadre che si sono avvicendate durante la missione di recupero, in cui la donna infortunata è stata costantemente monitorata e assistita da un totale di 6 medici e 8 infermieri del Soccorso Alpino e Speleologico. Una volta uscita dalla grotta, la barella è stata trasferita dalle squadre del Soccorso Alpino e Speleologico in un’area in cui i Vigili del fuoco hanno predisposto un punto idoneo al recupero dell’elisoccorso tramite verricello. La donna, una volta presa in carico dall’eliambulanza di AREU 118, è stata trasportata presso l’Ospedale di Bergamo.
Le operazioni di soccorso si sono protratte ininterrottamente per 75 ore. Si ringraziano per la collaborazione e il supporto AREU 118, la Prefettura di Bergamo, i Vigili del fuoco, i Carabinieri, il Comune di Fonteno e la Protezione Civile locale.

 

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La brutta avventura

Ottavia Piana ha detto che non entrerà mai più in una grotta. Questa è stata la seconda volta che la donna è rimasta bloccata nell’abisso di Bueno Fonteno. La prima brutta avventura circa un anno e mezzo fa. Ora si trovava a circa 400 metri di prfondità quando ha fatto un volo di diversi metri.
Ottavia Piana fa parte del Gruppo CAI di Lovere (Bergamo). Da anni la speleologa partecipa al Progetto Sebino, iniziativa di ricerca che dai primi anni del Duemila si propone di mappare nuove cavità ipogee dell’Abisso Bueno Fonteno tra il lago d’Iseo e lago di Endine
L’Abisso Bueno Fonteno è la grotta più estesa della Bergamasca. È caratterizzata da grotte, canyon, e pareti verticali con una lunghezza di 19 chilometri. La scoperta risale al 2006, mentre nell’anno successivo sono stati individuati altri due rami. All’interno ci sono corsi d’acqua che diventano torrenti durante le piogge.
Ottavia è un’istruttrice e una speleologa esperta. Ha esplorato anche altre grotte dalle parti di Lecco e dell’Arera.

 

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